“Cogne-bis”: Anna Maria Franzoni rinviata a giudizio per calunnia

La "mamma di Cogne", in carcere con l'accusa di aver ucciso, il 30 gennaio 2002, il piccolo Samuele Lorenzi dovrà ora fronteggiare l'accusa di aver tentato di inquinare la scena del delitto nella villetta di Montroz.
Annamaria Franzoni
Cronaca

Anna Maria Franzoni è nuovamente alle prese con la giustizia. La "mamma di Cogne", in carcere con l'accusa di aver ucciso, il 30 gennaio 2002, il piccolo Samuele Lorenzi dovrà ora fronteggiare l'accusa di aver tentato di inquinare la scena del delitto.

I fatti risalgono al 28 luglio del 2004 quando un gruppo di consulenti di Taormina (italiani e svizzeri) si sono recati nella villetta di Cogne, per un sopralluogo. In quella occasione avrebbero trovato tracce che, qualche giorno dopo, hanno portato a una denuncia che adombrava il coinvolgimento di un guardaparco valdostano, Ulisse Guichardaz.

Le indagini, però, hanno portato gli inquirenti a sospettare una manipolazione delle prove per cui è stato aperto un procedimento per calunnia e frode processuale a carico della Franzoni e di altri. Ora la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio della Franzoni. Con lei dovrà affrontare il processo per frode processuale anche Eric Durst, il consulente svizzero che, secondo l'accusa, ha messo una falsa impronta nella casa di Cogne.

La stessa procura ha chiesto l'archiviazione di tutti gli altri nove indagati, tra cui l'avvocato Carlo Taormina, il marito della Franzoni, Stefano Lorenzi e i consulenti di parte Claudia Sferra ed Enrico Manfredi.

 

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