Costi della politica, la difesa di Alpe: “C’è sempre stata correttezza nelle spese”

È stata la volta della Difesa del gruppo Alpe, stamattina in Procura, per l'ultima udienza del processo sui fondi dei gruppi consiliari del Consiglio Valle.
Cronaca

È stata la volta della Difesa del gruppo Alpe, stamattina in Procura, per l’ultima udienza del processo sui fondi dei gruppi consiliari del Consiglio Valle.
Agli imputati del Galletto – nessuno dei quali presenti in aula stamane – sono stati contestati dalla pm Marilinda Mineccia rimborsi per 97.600 euro dei quali 13mila per il reato di peculato e 84.600 per finanziamento illecito.
Nel dettaglio la Procura contesta 7.747,62 euro a Roberto Louvin, 3.096,30 a Patrizia Morelli, 1.917,15 ad Albert Chatrian e 118 a Giuseppe Cerise, tutti indagati per peculato. A Chantal Certan, invece, vengono contestati 2.400 euro per finanziamento illecito al partito.
Le condanne richieste dall’accusa sono invece di 1 anno 6 mesi di reclusione a Roberto Louvin, 1 anno 4 mesi 20 giorni a Patrizia Morelli, 1 anno ad Albert Chatrian, 1 anno a Giuseppe Cerise, per i reati di peculato e finanziamento illecito. Chieti invece 2 mesi 20 giorni e 1200 euro di multa e Chantal Certan con l’imputazione di finanziamento illecito.

“C’è sempre stata correttezza ed estrema attenzione alle spese – ha spiegato Erika Gilardino, legale di Albert Chatrian e Patrizia Morelli, al termine dell’udienza –, che il gruppo Alpe ha dimostrato conservando tutti gli scontrini ed i giustificativi di spesa”.
Sicuro dell’assoluzione della sua assistita anche Nilo Rebecchi, avvocato di Chantal Certan

Oltre agli avvocati difensori Caudio Maione, Nilo Rebecchi ed Erika Gilardino l’udienza ha visto anche la replica del Procuratore capo, in attesa della sentenza attesa per il pomeriggio di lunedì 30 marzo: “Nella replica – ha spiegato la pm Mineccia – ho citato alcune sentenze recenti della Corte dei Conti. Dove ci sono temi contabili è doveroso il controllo del pm penale. Ho cercato finora di seguire criteri rigorosi e identici per tutti, a livello di interpretazione delle norme. Ora attendiamo la sentenza del giudice, anche se lunedì ci saranno ancora alcune controrepliche da parte degli avvocati”.

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