Al vaglio degli inquirenti per l’inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari di piazza Deffeyes ci sono i movimenti di denaro usciti dai conti corrente e la pertinenza degli articoli scritti sui giornali di partito finanziati con i fondi degli stessi gruppi. Sono questi due dei filoni, secondo quanto riferisce l’Ansa, seguiti dalla Guardia di Finanza e contenuti nella documentazione consegnata nelle mani del procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia il 19 novembre scorso. Tocca al magistrato, ora, valutare la sussistenza dei reati di peculato e finanziamento illecito ai partiti.
Secondo quanto riporta oggi l’Ansa, il lavoro dei militari è stato improntato ad accertare la funzionalità di ogni singola spesa rispetto all’attività del gruppo: l’indagine ha riguardato sia i flussi di denaro finiti nelle disponibilità dei singoli consiglieri (ipotesi di peculato) sia quelli destinati al partito di appartenenza (ipotesi di finanziamento illecito ai partiti). Tra gli accertamenti per questo secondo tipo di illecito, sono stati analizzati, edizione dopo edizione, tutti i giornali di partito, valutando anche la percentuale e la qualità dello spazio destinato all’attività del gruppo rispetto al finanziamento che questo elargiva al giornale.
