Crack Forno Vallée: assolti gli indagati

Dall'accusa di bancarotta fraudolenta sono stati assolti: Gianni Coda di Aosta; Alessandro Beccaro Migliorati, Leopoldo Beccaro Migliorati, Stefano Salvetti, Alda Mellini, Raffaele Linares, tutti di Milano; e Caterina Surace, di Alpignano (Torino).
Cronaca

Il gup di Aosta, Eugenio Gramola, ha assolto dall'accusa di bancarotta i sette indagati per il crack di Forno Vallée di Issogne.

Gli imputati erano Gianni Coda di Aosta; Alessandro Beccaro Migliorati, Leopoldo Beccaro Migliorati, Stefano Salvetti, Alda Mellini, Raffaele Linares, tutti di Milano; e Caterina Surace, di Alpignano (Torino).

La vicenda è legata al fallimento della Forno Vallée, avvenuto nel giugno 2007. L’azienda di Issogne, che produceva focaccia e pasta surgelata per pizza, aveva commesse importanti, infatti, tra i suoi clienti figuravano: Autogrill, Carrefour, Gruppo Sma, Rinascente, Conad, Pam.

Secondo l'ipotesi accusatoria – non accolta dal giudice – una controllata del gruppo aveva acquistato il marchio della controllante per 500.000 euro mentre il suo valore era di circa 10.000 euro; inoltre, di fronte ad un grave dissesto finanziario, gli amministratori non avevano chiesto subito il fallimento.

Le perizie dei consulenti hanno determinato l'assoluzione piena degli indagati. Nel corso dell'udienza preliminare è emerso che nessuno dei componenti del Cda aveva alterato i bilanci della società.

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