Le abbondanti nevicate, e il rialzo termico, fanno salire il pericolo valanghe, su tutta la parte occidentale e nella zona centrale ha raggiunto il grado 4-forte su una scala di 5. Nel resto della regione il pericolo valanghe è 3-marcato.
"Sotto i 2200 m la neve è stata spostata poco dal vento ma risulta comunque debolmente consolidata anche sui pendii poco ripidi. – si legge nel bollettino neve e valanghe della Regione – Sopra i 2200 m circa sono presenti importanti accumuli di neve ventata, soprattutto alle esposizioni est e nord, che risultano appesantiti dalla nuova neve più umida e pesante, che va a poggiare su spessi strati di neve molto soffice non ancora consolidata. Questi accumuli sono molto diffusi più si sale di quota, si trovano vicino a creste e dossi, ma soprattutto riempiono tutte le concavità del terreno, soprattutto i canaloni".
Sono probabili, quindi, numerose valanghe spontanee di neve a debole coesione e a lastroni asciutti di medie e grandi dimensioni. "Nell'ovest della regione le valanghe possono coinvolgere tutto il manto nevoso, acquisire elevate velocità, fino a raggiungere la viabilità di fondovalle con la componente nubiforme. Prosegue intenso lo scaricamento di neve a debole coesione dalle scarpate stradali. Distacco provocato: è probabile provocare, anche a distanza, il distacco di lastroni sia soffici, sia un pò più compattati dal vento e da un leggero rialzo termico. Sono più numerosi salendo di quota, con spessori molto elevati nel settore ovest della regione, dove le valanghe possono essere di medie e grandi dimensioni e interessare tutto il manto".
Domani, mercoledì, il pericolo valanghe dovrebbe scendere per poi risalire fra giovedì e venerdì.
