E’ morto l’alpinista italiano caduto in un crepaccio sul Grand Combin

L'alpinista, un 60enne di Albenga, Antonello Lo Cigno, procedeva slegato con due compagni quando è caduto dentro ad un crepaccio, probabilmente a causa del crollo di un ponte di neve provocato dal caldo di questi giorni (zero termico a 4.500 metri).
L'ospedale regionale Umberto Parini
Cronaca

Non ce l’ha fatta l’alpinista italiano precipitato nel pomeriggio di oggi in un crepaccio sul ghiacciaio del Grand Combin, intorno ai 3200 metri, sulla via normale al confine italo-svizzero. L’alpinista, un 60enne di Albenga, Antonello Lo Cigno., procedeva slegato con due compagni  quando è caduto dentro ad un crepaccio, probabilmente a causa del crollo di un ponte di neve provocato dal caldo di questi giorni (zero termico a 4.500 metri).

Precipitato per una ventina di metri, il 60enne era stato inizialmente trasferito nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Parini di Aosta dove è poi deceduto a seguito dei traumi riportati e dell’ipotermia, essendo rimasto a lungo bloccato in fondo al crepaccio. Per dare l’allarme un compagno di cordata è infatti dovuto scendere al rifugio dell’Amianthe (2.979 metri); l’altro compagno di scalata invece è rimasto sul posto in attesa dei soccorsi. Il corpo è stato composto nella camera mortuaria dell’ospedale di Aosta.

 

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