È stabile il macellaio aggredito. Riserbo sulle indagini

04 Ottobre 2018

Restano stabili, nella loro gravità, le condizioni di Olindo Ferré, il macellaio 68enne di Charvensod, ricoverato all’ospedale “Parini” dopo un’aggressione avvenuta a Quart, lunedì 1° ottobre. L’uomo è stato operato nelle scorse ore, per i traumi alla testa causati da un corpo contundente, probabilmente un attrezzo come un picco, e rimane in prognosi riservata, in un letto del reparto di rianimazione.

L’allarme al 118 è stato dato attorno alle 18.30 di lunedì scorso, quando Ferré è stato trovato in un capannone a Seran, frazione alta del paese. La Procura ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e le indagini, coordinate dal pm Eugenia Menichetti e condotte dalla Squadra Mobile della Questura, proseguono nel più stretto riserbo. Tra i pochi elementi trapelati, le perquisizioni in alcune abitazioni della collina di Quart, alla ricerca di elementi utili a capire chi possa aver colpito il macellaio. Nella stessa logica rientrano le diverse persone sentite dagli investigatori in questi giorni.

Nel capannone dove Ferré è stato trovato gravemente ferito, di proprietà di un impresario della zona, la Polizia scientifica ha raccolto reperti, che potrebbero essere utili nel confronto di eventuali tracce biologiche. Nella struttura erano presenti anche degli alcoolici. A quanto riferito dai familiari del macellaio (uno dei figli, Primo, lavora con il padre, nell’attività di famiglia a Pont-Suaz di Charvensod, dopo che per anni la stessa era situata in viale Conte Crotti ad Aosta), Ferré si era recato a Quart, al mattino, per incontrare alcuni allevatori, con cui discutere l’acquisto di bestiame. Era atteso a casa dopo pranzo.

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