Circa 300 km in linea d’aria. E’ questa la distanza che separa la città di Aosta da Codolet, piccolo centro vicino ad Avignone, dove intorno a mezzogiorno si è verificata l’esplosione di una fornace, nell’impianto di trattamento delle scorie nucleari della Centrado (Centro di trattamento e di condizionamento dei rifiuti di debole attività radioattiva).
Il centro è una filiale dell’Edf (Electricité de France), non lontano dal sito nucleare di Marcoule, prima centrale costruita in Francia, che ora fa parte di una più ampia istallazione industriale. Il reattore di Marcoule è in parte usato per produrre un combustibile che ricicla plutonio dalle armi nucleari.
In ogni caso, l’allarme rispetto a fughe radioattive sarebbe molto basso. All’interno dell’impianto dove si è verificato l’incidente, infatti, non è contenuto alcun reattore nucleare: l’incidente si è verificato invece in un forno che stava bruciando del materiale a bassa radioattività come guanti, imballaggi e altri equipaggiamenti.
Secondo un portavoce dell’Edf si tratterebbe quindi di “un incidente industriale e non nucleare”. I pompieri, in ogni caso, hanno eretto un perimetro di sicurezza intorno alla centrale.
Nel frattempo, anche in Italia si è alzato il livello di guardia. Il Dipartimento della Protezione civile è in contatto con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco per monitorare e verificare gli eventuali rischi per il nostro paese.
“Per ora – fanno sapere al Dipartimento – le informazioni arrivate dalla Francia, dal Commissariato per l’Energia Atomica, non parlano di dispersioni radioattive. I vigili del fuoco hanno una rete di rilevamento della radioattività attiva sul territorio nazionale, pronta a segnalare anomalie”.
Anche dalla Regione arrivano notizie rassicuranti: "Non sono state rilevate anomalie – si legge in una nota rilasciata dall’Ufficio di Presidenza – nei valori registrati dalle stazioni di rilevamento dei Vigili del Fuoco della Valle d’Aosta e dell’ARPA Valle d’Aosta".
La situazione è comunque costantemente monitorata dall’ARPA e dai Vigili del Fuoco. L’ARPA provvederà alla pubblicazione sul sito web: http://www.arpa.vda.it dei dati di monitoraggio.