Estorsioni ed intimidazioni, assoluzione per i fratelli Rodà

La sentenza è giunta dal Gup Paladino al termine dell’udienza di oggi, martedì 11 febbraio. Valentino Rodà era accusato di estorsione continuata, i fratelli Guido ed Enrico di intralcio alla giustizia.
Tribunale di Aosta
Cronaca

“Il fatto non sussiste”. È la formula con cui il Giudice per l’udienza preliminare Davide Paladino ha assolto oggi, martedì 11 febbraio, Valentino Rodà (51 anni) dall’accusa di estorsione continuata, nonché i suoi fratelli Guido (55) ed Enrico (53) Rodà, da quella di intralcio alla giustizia. Il processo si è tenuto con rito abbreviato per tutti gli imputati, difesi dagli avvocati Federica Gilliavod, Corinne Margueret, Federico Fornoni e Laura Mangosio.

La Procura aveva chiesto 6 anni di carcere per Valentino Rodà, che nel settembre 2018 era stato anche arrestato (la misura era venuta meno poco più di un mese dopo), imputato per aver ottenuto da alcuni commercianti – che secondo le indagini della Guardia di finanza avrebbe minacciato, facendo leva anche sull’essere già stato in carcere – diverse utilità, tra le quali noleggi auto e il pagamento di un mutuo per l’acquisto di un capannone.

Guido ed Enrico Rodà, invece, erano accusati dell’intimidazione, con sguardi minacciosi ed uno spintone, di alcuni testimoni a carico del fratello minore, avvenuta per gli inquirenti all’interno del Tribunale, poco prima dell’udienza del 31 ottobre 2018, in cui dovevano essere sentiti. In quell’occasione, a Palazzo di giustizia, erano intervenuti sia uomini della sezione di Polizia giudiziaria della Procura, sia le “Fiamme gialle” che avevano condotto l’indagine sulle presunte estorsioni. Il pm, nella scorsa udienza, aveva chiesto 2 anni di carcere per ognuno.

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