47enne assolto dall’accusa di favoreggiamento della prostituzione

L’uomo, giudicato oggi con rito abbreviato, era stato denunciato dai Carabinieri nello scorso gennaio. Contestualmente, era finito sotto sequestro un alloggio a Saint-Vincent. Secondo l’inchiesta, era stato affittato per 4 anni per l’esercizio della prostituzione.
Immagine di archivio
Cronaca

Il Gup del Tribunale di Aosta Luca Fadda ha assolto nella mattinata di oggi, lunedì 22 settembre, un 47enne valdostano accusato di favoreggiamento della prostituzione. L’uomo era stato denunciato dai Carabinieri nello scorso gennaio, quando era scattata anche la misura del sequestro preventivo di un alloggio a Saint-Vincent.

Per gli investigatori, l’imputato lo concedeva in locazione a chi si prostituiva al suo interno. Gli accertamenti dei militari erano iniziati nell’ottobre 2024 e si erano protratti per tre mesi, consentendo di ricostruire un utilizzo dell’immobile, a tal fine, di circa quattro anni. All’udienza odierna, il pubblico ministero ha chiesto al giudice di condannare il 47enne a 16 mesi di reclusione.

Stando all’inchiesta, l’imputato (che non aveva precedenti in materia) procedeva alla locazione dell’alloggio, restando nelle vicinanze dello stesso al momento dell’arrivo dei clienti e incontrando, talvolta, chi lo affittava. Elementi che, per l’accusa, rendevano poco verosimile che fosse all’oscuro dell’attività svolta all’interno dell’abitazione.

Per parte loro, i legali dell’imputato – gli avvocati Federico Giordano di Aosta e Simone Briatore di Milano – hanno puntato a chiederne l’assoluzione, puntando su due elementi. Da un canto l’assenza, nelle risultanze investigative prodotte dall’accusa, di punti di contatto tra il 47enne e coloro che affittavano l’alloggio. Dall’altra, il fatto che l’affitto saltuario, a favore di un presunto giro di prostituzione, non integri il reato di favoreggiamento.

Il giudice Fadda – al termine dell’udienza svolta con rito abbreviato – ha assolto l’imputato. Le indagini avevano impegnato l’aliquota operativa della Compagnia dell’Arma di Châtillon/Saint-Vincent.

Favoreggiamento della prostituzione, sequestrato un alloggio a Saint-Vincent

28 gennaio 2025 – Ore 16.56

Sequestro alloggio
Il sequestro dell’alloggio a Saint-Vincent.

I Carabinieri hanno eseguito nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 gennaio, il sequestro preventivo di un alloggio, a Saint-Vincent, nella disponibiltà di un 47enne valdostano che, secondo le indagini, lo avrebbe concesso in locazione per l’esercizio della prostituzione al suo interno. Gli accertamenti, avviati nello scorso ottobre e durati tre mesi, hanno condotto a ricostruire un periodo complessivo di utilizzo dell’immobile a tal fine di circa quattro anni.

Il sequestro preventivo, richiesto dalla Procura, è finalizzato a evitare l’aggravare o il protrarsi delle conseguenze del reato ipotizzato. L’uomo, senza precedenti in materia, sulla base di quanto emerso dall’attività investigativa a livello gravemente indiziario è stato denunciato dai militari dell’aliquota operativa della Compagnia di Saint-Vincent/Châtillon per favoreggiamento della prostituzione.

5 risposte

  1. Infatti come avevo precedentemente postato non vedevo alcuna forma di reato e il giudizio del tribunale lo ha confermato.

  2. Vorrei capire se sul contratto d’affitto era specificato che l’appartamento veniva locato come luogo dedito alla prostituzione.
    Vorrei capire se il locatore aveva richiesto al locatario il certificato di buona condotta rilasciato dalla questura.
    Vorrei capire se il locatore aveva richiesto al locatario un’autocertificazione nella quale lo stesso dichiarava di non volere usare l’appartamento per fatti illeciti.

  3. Appartamento in questione è a Saint Vincent, guarda caso dove c’è Casinò che come in tutti i Casinò del mondo pullula di prostitute, perchè non viene condannato per favoreggiamento prostituzione il Casinò?

  4. Bisognerebbe riaprire le case chiuse, strettamente controllate, come nei paesi civili senza moralismi ipocriti (e anche senza Vaticano tra le proprie frontiere).
    Fare pagare le tasse a prostitute (e gigolò) con contestuali servizi annessi, pensione ecc. , migliorerebbe bilancio Stato non di poco e metterebbe sotto maggior controllo il fenomeno. il proibizionismo ipocrita in questo campo non ha mai risolto nulla semmai peggiorato la situazione con annessa delinquenza, vero sfruttamento di bande criminali, controlli sanitari elusi e quindi problemi maggiori per la collettività.

  5. Mi chiedo come si fa a definire favoreggiamento prostituzione affitto appartamento. Ovviamente non conosco il caso, però da quello che leggo qui non si capisce dove sia il reato. Se uno affitto a prezzo di mercato un appartamento a persona che lo usa per prostituirsi commette reato? Allora dove dovrebbero prostituirsi per strada? No perchè in strada è reato e allora? Visto che la prostituzione in sè non è reato ed è consentita in appartamento questo deve essere di proprietà? Saranno decine gli appartamenti affittati a persone che si prostituiscono in Valle. Tutti fuorilegge? Se affitto a donna o uomo che fa tale attività son automaticamente fuorilegge? Magari non ne son neppure informato. Ma anche se lo fossi e affitto a prezzo normale mica favorisco prostituzione. O almeno la favorisco come chi vende profilattici in farmacia. Cosa dice la legge:

    La prostituzione è lecita, mentre è illegale l’organizzazione sotto ogni sua forma di favoreggiamento e sfruttamento. La pratica della prostituzione in firma singola e in appartamento è tollerata, pur non essendo considerata un vero lavoro. L’adescamento è lecito, ma in pubblico può essere sanzionato come offesa al pudore e invito al libertinaggio.

    Boh.

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