Dall’accusa di aver falsificato polizze Rca con documenti attestanti finte residenze in Valle d’Aosta, tre assicuratori valdostani e 31 clienti campani sono stati prosciolti oggi. La sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati è arrivata oggi dal Gup Eugenio Gramola dopo che Groupama assicurazioni, che secondo il Pm aveva subito un danno di oltre 38.000 euro, ha rimesso la querela dopo aver trovato un accordo con le controparti.
Secondo l’accusa, per la società assicurativa valdostana il vantaggio sarebbe consistito nelle provvigioni, oltre 3.900 euro, sul premio netto. Sempre secondo gli inquirenti, sarebbero quindi state contraffatte patenti, dichiarazioni di agenzie di pratiche automobilistiche, carte di circolazione, certificati di proprietà, carte d’identità e stampe di etichette per il trasferimento di proprietà. L’inchiesta era stata coordinata dal pm Daniela Isaia. Secondo quanto si è appreso, buona parte dei clienti si erano rivolti allo stesso uomo, che avrebbe quindi raccolto il denaro e che si sarebbe procurato i documenti falsificati, ma che non risulta tra le persone coinvolte nell’indagine. Per altri sette indagati era già scattata l’archiviazione.