Frode nell’appalto piscine: ricostruita in aula la determinazione tariffaria

E’ stato sentito oggi il testimone cui uno dei quattro imputati aveva condizionato la richiesta di rito abbreviato. Il processo proseguirà il prossimo 5 febbraio, con la requisitoria del pm Luca Ceccanti.
Maurizio e Gianluca Fea lasciano il Tribunale dopo l'udienza.
Cronaca

E’ stata dedicata all’esame di un testimone, occupatosi in passato dell’organizzazione dei corsi di attività natatorie per la “ASD Aosta Nuoto”, l’udienza di oggi, mercoledì 27 novembre, del processo su una presunta frode nell’appalto delle piscine regionali di Aosta, Pré-Saint-Didier e Verrès. L’uomo ha ricostruito la determinazione delle tariffe praticate, in relazione alle lezioni.

All’audizione, la legale rappresentate della “ASD Aosta Nuoto” Pamela Sorbara, uno dei  quattro imputati, aveva condizionato la sua richiesta di rito abbreviato. Nessuna condizione, invece, da parte degli altri imputati, Nicola Abbrescia e Gianluca Fea (rispettivamente legale rappresentante e membro del Consiglio d’amministrazione della “Regisport”, il secondo anche dirigente regionale all’Assessorato delle Opere pubbliche), nonché Maurizio Fea (legale rappresentante della “ASD Natatio Omnibus”), per cui il giudice deciderà quindi basandosi esclusivamente sui contenuti del fascicolo processuale (nel quale il materiale probatorio inquirente è stato integrato dalle risultanze di indagini difensive svolte dai legali dei tre e depositate all’atto dell’udienza preliminare).

La prossima udienza è stata fissata dal Gup Davide Paladino per il 5 febbraio 2020. In quell’occasione, inizierà la discussione, con la requisitoria del pm Luca Ceccanti. La Regione, individuata dalle indagini quale persona offesa, si è costituita parte civile in una precedente fase del procedimento, su deliberazione della Giunta regionale, attraverso l’avvocatura interna. Le indagini erano state curate dai Carabinieri del Reparto Operativo.

Secondo la Procura, la “Regisport”, aggiudicataria del bando esperito dalla centrale unica di committenza nel 2017 (con un’offerta, su tre anni, di 5 milioni 357mila 037 euro), avrebbe “subappaltato” la tenuta delle lezioni alla “Natatio Omnibus” e alla “Aosta Nuoto”. Queste avrebbero praticato, nella tesi d’accusa, tariffe superiori e durate inferiori a quelle previste dal capitolato tra la Regione e la cooperativa affidataria della gara.

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