Un quadro per ora invariato: il ghiacciaio Planpincieux, nella Val Ferret, continua a muoversi di circa 35-40 cm in media al giorno: lo hanno confermato i tecnici che grazie al nuovo sistema di monitoraggio radar installato nelle prossime ore saranno in grado di avere misurazioni molto più precise e continuative.
Nel frattempo a Courmayeur si è tenuto in mattinata un incontro tra i soggetti chiamati a gestire l’evento legato al ghiacciaio che ha suscitato l’attenzione di media nazionali e internazionali.
Al tavolo si sono seduti il Presidente della Regione Antonio Fosson, il Sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi, l’Assessore regionale alle Opere pubbliche, Territorio e Edilizia residenziale pubblica Stefano Borrello oltre ai diversi rappresentanti delle Strutture dell’Assessorato e del Dipartimento di Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, della Questura e di Fondazione Montagna Sicura.
Il messaggio emerso andava ancora una volta nella direzione della rassicurazione: “a Courmayeur tutto funziona pienamente, perché nessun abitato, né tanto meno il paese sono a rischio. Il fenomeno è circoscritto, nell’eventualità di caduta della porzione di ghiacciaio, solo ad un tratto di strada comunale nella Val Ferret di 700 metri circa” ha sottolineato il sindaco Stafano Miserocchi.
Un invito a venire a vedere di persona la situazione è stato rivolto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dall’Assessore regionale Stefano Borrello: “come Regione abbiamo il dovere di monitorare e lo facciamo ormai da anni, però non dobbiamo demonizzare la natura. Invito il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a venire in Valle d’Aosta per vedere come una piccola Regione monitora il territorio in sinergia con tutti i livelli tecnici e istituzionali ” ha detto durante i lavori.
Di “esposizione mediatica eccessiva” ha parlato invece il Presidente Antonio Fosson: “Quando parliamo di cambiamenti climatici in montagna parliamo del nostro futuro e questa attenzione ai cambiamenti climatici in Valle d’Aosta c’è da anni con progetti concreti”.