"L’Ordine acquisirà gli elementi necessari a ricostruire i fatti e esaminerà con estrema attenzione il comportamento dei giornalisti coinvolti, con riferimento al rispetto della deontologia professionale". Così in una nota Tiziano Trevisan, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta sul comunicato diffuso sabato dai carabinieri in cui si addebita a carico del giornalista locale "un maldestro tentativo di delegittimazione dell’Arma dei carabinieri".
E alla polemica sollevata dai Carabinieri, Trevisan risponde sottolineando come "affidare ad un comunicato stampa l’ipotesi di un comportamento mirato a delegittimare l’Arma, questo sì, getta discredito su tutta la categoria dei giornalisti. Insinuazione che rispediamo al mittente".
L’ordine regionale dei giornalisti giudica lo stesso comunicato stampa "un modo poco elegante di comunicare, soprattutto considerato che tale comunicazione è diffusa dal gruppo carabinieri di Aosta, con competenza su tutta la Regione. Arma alla quale non dovrebbero sfuggire le dinamiche di una corretta interazione con le istituzioni e gli enti pubblici, laddove la valutazione sulla correttezza sul comportamento degli iscritti a un ordine professionale spetta all’ordine medesimo, salvo non costituisca reato, competenza questa dell’Autorità Giudiziaria".
Secondo il presidente dell’Ordine dei giornalisti "comunicare direttamente (e non tramite comunicato stampa) tali comportamenti a chi è preposto a valutarli fa parte della correttezza dei rapporti tra enti e istituzioni, oltre a consentire a ciascuno di svolgere al meglio i propri compiti".
