Con la ripresa dell’attività nei comprensori sciistici, tornano i controlli della Guardia di finanza contro l’abusivismo nel settore delle guide di alta montagna. Nella scorsa stagione, tra l’altro, erano stati multati due maestri di sci inglesi, che conducevano una comitiva di “freeriders” connazionali. Per quanto risultassero certificati nel loro Paese, gli era stato contestato di non aver comunicato l’attività sul territorio valdostano, come previsto dalla normativa regionale sulla professione. A quanto fanno sapere le “Fiamme gialle”, entrambi hanno già provveduto a pagare le sanzioni.
Tale attività di “monitoraggio” del fenomeno consegue, in particolare, ad un incontro tra il Gruppo Aosta della Guardia di finanza e l’Unione Guide di Alta Montagna, in cui i professionisti presieduti da Pietro Giglio hanno chiesto ai militari aiuto a fronteggiare il fenomeno, nell’ottica – come si legge in una nota – “di creare le migliori condizioni di sicurezza per gli utenti della montagna”. La riunione era stata coordinata dalla Presidenza della Regione, in qualità di autorità prefettizia.
Ad entrare in campo, per i controlli, militari del Soccorso Alpino di Cervinia e pattuglie “ordinarie” di finanzieri. Oltre ai due multati, in altri interventi – si legge in una nota della Guardia di finanza – “gli operatori segnalati si sono allontanati dalla regione interrompendo le proprie attività, a seguito dell’intimazione effettuata dall’Unione, contestualmente all’attivazione della Guardia di finanza”. L’obiettivo dell’attività ispettiva è anche di “tutelare gli operatori corretti di questa delicatissima professione per l’economia regionale”.