Non ce l’ha fatta Samuele Privitera. Il 19enne in corsa al Giro della Valle d’Aosta under 23, con i colori della Hagens Berman Jayco, è morto nel pomeriggio all’ospedale “Parini”, a seguito dei traumi riportati cadendo nella prima tappa della gara, disputata ieri, mercoledì 16 luglio. La notizia ha lasciato senza fiato la carovana della gara, che si fermerà in segno di rispetto per l’accaduto. Annullata la tappa in programma per oggi, giovedì 17, la Passy/Passy plaine-Joux.
L’incidente è avvenuto nella tappa d’esordio. 85,4 km con partenza da Aosta e ritorno al capoluogo regionale, dopo un anello tra alta e media valle. Nella frazione si sono registrate diverse cadute, ma di entità non grave. Quando i corridori attraversavano la zona di Pontey, sulla base di una prima ricostruzione (ma la dinamica esatta è al vaglio della Polizia stradale, che ha rilevato l’accaduto), forse sbalzato da un dosso, Privitera è finito a terra.
Ha perso il casco di protezione e, scivolando, ha sbattuto contro una cancellata al bordo della strada. L’impatto è stato violento: l’atleta ha perso coscienza. A soccorrerlo è intervenuta prima l’ambulanza con il medico che fa riferimento all’organizzazione della competizione, cui è giunta anche l’automedica del 118 della Valle d’Aosta.
Le manovre di rianimazione praticate sul posto dai soccorritori hanno consentito il trasferimento al “Parini”, dove il ragazzo è deceduto nelle ore successive. La squadra per cui era in corsa Privitera, la Hagens Berman Jayco, è diretta da Axel Merckx, figlio del grande campione Eddy. Si tratta del team che aveva vinto il Giro della Valle nel 2023, con Darren Rafferty.
Figlio unico, Samuele Privitera viveva con la famiglia a Vallecrosia, in provincia d’Imperia. Prima di passare al team con cui stava disputando la competizione in terra valdostana aveva corso per anni con la Ciclistica Bordigherese. I genitori, molto conosciuti nel paese ligure, sono giunti al “Parini” in tarda serata. Ad accoglierli, oltre ai sanitari e alle pattuglie della Polizia di Stato, hanno trovato il presidente del comitato organizzatore, Riccardo Moret.
“I miei sentimenti – ha affermato – li ho comunicati stasera davanti ai direttori sportivi. Un incidente, nel ciclismo, è parte del gioco, lo so bene perché anche mio figlio ha corso da dilettante per anni, ma una vicenda del genere è altro. Grande è il dolore e la vicinanza alla famiglia in questo momento”.
In serata, l’organizzazione della gara si era riunita con i direttori sportivi delle 28 formazioni in gara. La decisione è stata di cancellare la tappa in programma per oggi, giovedì 17 luglio, a Passy. Le squadre sono lasciate libere di scegliere se proseguire la competizione a partire dalla terza tappa, venerdì 18, da Pré-Saint-Didier al Colle del Gran San Bernardo.
L’intento dell’organizzazione è di far precedere quella frazione da un momento di raccoglimento (un minuto di silenzio è già stato osservato dai partecipanti alla riunione di stasera, in apertura della stessa) e di neutralizzare il tratto iniziale della tappa in memoria di Samuele. Inoltre, fino al termine della manifestazione, tutte le cerimonie protocollari sono cancellate. Una morte che ha spento il clima che tradizionalmente accompagna la manifestazione attraverso la Valle (e dintorni).
