Doveva essere il giorno della speranza ed è stato invece il giorno del cordoglio, del dolore.
Duecento palloncini bianchi sono volati al cielo nella serata di oggi, domenica 16 febbraio, in Piazza Chanoux, intorno alle 19 e sotto una pioggia incessante, per ricordare Christiane Seganfreddo, la 43enne insegnante trovata ieri senza vita sulla collina di Aosta, poco distante dalla sua abitazione.
Un’iniziativa nata con tutt’altro scopo, nata dalla speranza di riportare Christiane a casa dalla sua famiglia e dai suoi cari dopo 48 giorni dalla sua scomparsa. Un’iniziativa mutatasi in un saluto, l’ultimo, in un messaggio per Christiane e per quanti sono stati in apprensione per il suo destino.
Amici, parenti e tantissimi suoi studenti – circa duecento persone in tutto in Piazza Chanoux – hanno liberato al cielo dei palloncini bianchi per salutarla, una volta persa la speranza di ritrovarla in vita, dopo un momento di preghiera guidato da don Isidoro Giovinazzo e don Ferruccio Brunod.
Una veglia silenziosa che ha lasciato spazio ai ricordi che Christiane ha lasciato in tante persone: “Era un professoressa molto brava, che ci raccontava l’arte e la vita – spiegano Anna, Laura, Edith e Roby, tre ragazzi della 3C dell’Einaudi – ed era una persona gentile. Ci lascia un vuoto molto profondo, anche se ci siamo tolti un peso apprendendo la notizia della sua morte, ieri”.
Un peso insostenibile che contrasta con la leggerezza dei palloncini bianchi che sono volati in cielo per salutarla un’ultima volta e un vuoto che non sarà facile da colmare per tutti i giovani commossi e affranti che sotto l’acqua si sono stretti attorno al ricordo di Christiane.
C’è stato però spazio anche per qualche considerazione, amara, su un vuoto di diverso tipo. Alcune persone presenti, infatti, hanno lamentato la totale assenza di amministratori e politici, sia della Regione che del Comune: “È vergognoso che non si sia presentato nessuno – spiegano due madri sconcertate – dopo una vicenda così toccante, e che ha racchiuso la città in questo cordoglio”.


