Opterà per il rito abbreviato la maggior parte dei 27 imputati nel processo sull’impiego dei fondi dei gruppi della Regione Valle d’Aosta. Le posizioni di attuali ed ex consiglieri regionali e funzionari di partito sono ancora da definire, ma – come confidano le difese – molti prediligono già il rito che evita il dibattimento pubblico e "sconta" un terzo della pena in caso di condanna. L’udienza è prevista il 6 marzo per Stella Alpina, il 27 febbraio per gli altri.
Ad esponenti di tutti i gruppi della passata legislatura la Procura di Aosta contesta a vario titolo il peculato, il finanziamento illecito dei partiti e l’indebita percezione di contributi pubblici. Nove imputati ricoprono attualmente la carica di consiglieri regionali e sette rischiano di essere sospesi in caso di condanna in primo grado, come previsto dalla Legge Severino. Si tratta di Patrizia Morelli e Albert Chatrian (Alpe); Leonardo La Torre (ex Federation); il capogruppo Raimondo Donzel e di Carmela Fontana (Pd); Marco Vierin e André Laniece (Stella Alpina). La norma non riguarda invece Chantal Certan (Alpe) e l’assessore alle Finanze Ego Perron (Uv), imputati solo di finanziamento illecito dei partiti.
