Voleva suicidarsi sotto gli occhi del figlio tredicenne lanciandosi dal ponte di Introd. A bloccare il gesto estremo di una donna di Saint-Vincent sono stati i Carabinieri della stazione di Saint-Pierre.
I fatti. Nei giorni scorsi la Centrale Operativa dei carabinieri di Aosta ha ricevuto una telefonata dalla sorella di una donna che stava per lanciarsi dal ponte d’Introd. La donna, che soffriva da tempo di forte depressione, dopo aver ritirato i figli da scuola li ha accompagnati dai nonni e dicendo loro che andava a far la spesa, uscendo di casa si è fermata ad abbracciare entrambi i figli baciandoli e dicendogli addio in lacrime.
Il figlio più grande, di 13 anni, intuendo le intenzioni della madre, e si è infilato in macchina rifiutandosi di scendere nonostante le insistenze dalla madre. Decisa a compiere comunque il gesto per porre fine alla sua vita la donna è partita con il figlio dalle parti di Saint-Vincent dove abitano e imboccata l’autostrada, ha si è recata al ponte d’Introd per raggiungere il ponte. Il figlio, senza farsi vedere dalla madre, ha allertato la zia, comunicandole di trovarsi su "un ponte molto alto". A questo punto la zia ha immediatamente chiamato il 112. che ha inviato tre pattuglie a cercare la donna nei ponti di Avise, al Pont d’Ael di Aymaville e a Introd.
Trovata la donna i militari si sono trovati davanti il figlio attaccato con tutte le sue forze al braccio della madre che cercava inutilmente di scendere dall’auto. La donna disperata e in lacrime alla vista dei carabinieri ha detto: “se non sarà questa volta, sarà la prossima!”. I carabinieri hanno cercato di calmarla e l’hanno accompagnata in ospedale mentre il ragazzino è rimasto in Stazione carabinieri in attesa dell’arrivo del padre che era al lavoro.