Tutto è accaduto il 1° maggio, quando il “lockdown” per l’emergenza Covid-19 era ancora totale, ma il conto, visti gli accertamenti necessari, la Polizia locale di Aosta l’ha presentato da poco ad un 54enne residente nella plaine, D.P.. Ammonta a 7.500 euro di sanzioni amministrative, per almeno sei diverse infrazioni, commesse in una sola occasione.
Sono le 10 del mattino e una pattuglia è in corso Ivrea, poco prima del cavalcavia, a verificare che chi entra in città lo faccia per motivi consentiti dai provvedimenti sul nuovo Coronavirus. Ad un certo punto, gli agenti notano che un’auto, una Fiat Panda, superato il semaforo tra Aosta e Saint-Christophe, accosta repentinamente prima di arrivare al posto di controllo.
I vigili lo leggono come un segno di nervosismo del conducente, probabilmente deciso ad aspettare che venissero fermate altre vetture per continuare la marcia. Sono decisi a fermarlo, ma l’automobilista non accenna a voler ripartire. All’improvviso, compie un’inversione ad U, manovra vietata dalla doppia riga continua a terra (oltre che pericolosa, malgrado il minor traffico), e si dà alla fuga, svoltando in direzione Borgnalle al semaforo.
La pattuglia si lancia all’inseguimento e, malgrado la velocità sostenuta tenuta dall’uomo deciso ad far perdere le proprie tracce, riesce a raggiungerlo e fermarlo. E’ in quel momento che emergono i motivi reali del suo nervosismo. E’ al volante malgrado la patente revocata e la vettura risulta sprovvista di assicurazione. Inoltre, il mezzo non è di sua proprietà e i termini per la voltura sono scaduti.
Dall’inversione in poi, gli agenti iniziano il conto delle contestazioni. A quelle legate al codice della strada si aggiungono 530 euro per essere uscito da casa senza comprovato motivo. Alla domanda sulle ragioni dello spostamento l’uomo ha infatti risposto: “Andavo a prendere le sigarette ad Aosta”. Un pacco di “bionde” che gli costerà 7.500 euro, oltre alla macchina, che è stata sequestrata a fini di confisca.