L’Associazione editori contro i libri digitali in comodato d’uso agli studenti valdostani

L'Aie - l'associazione italiana editori - ha fatto ricorso al Tar di Aosta chiedendo l'annullamento di alcune circolari e delibere della Regione.
Cronaca

Amministrazione regionale chiamata davanti al Tar di Aosta dall’Associazione italiana editori per il comodato d’uso gratuito dei libri digitali agli studenti valdostani.

Secondo gli editori il libro elettronico, al contrario di quello cartaceo, "non invecchia" e la sua natura "immateriale" fa sì che l’amministrazione possa divulgarli "in un tempo indefinito, godendo del costante (ma non remunerato) impegno di aggiornamento" da parte degli editori.

L’Aie sottolinea inoltre come l’amministrazione tenti "di imporre il comodato d’uso dei materiali didattici digitali, addirittura ‘suggerendo’ (ma, in realtà, imponendo) di non procedere all’adozione di materiali che non prevedano la facoltà di riutilizzo indiscriminato ed illimitato nel tempo". Una politica che, secondo gli editori, stimola "una riduzione dei contenuti offerti nell’opera digitale, altrimenti non remunerativa, compromettendo gli interessi degli utenti". 

I ricorrenti chiedono quindi l’annullamento di alcune circolari emenate dalla Sovrintendenza e di due delibere della Giunta regionale. Inoltre l’Aie ha sollevato, in subordine, una questione di illegittimità costituzionale e una domanda di rimessione della causa alla Corte di giustizia Ue. 

Questi testi, sia "memorizzati nelle unità di memoria" sia accessibili "sulla rete internet", secondo l’Aie possono essere "diffusi e condivisi ad una pluralità di utilizzatori finali" e al contempo "richiedere all’autore in costante-periodico aggiornamento o arricchimento dei contenuti". Circostanze che sono "a sacrificio degli interessi del titolare del diritto d’autore, il quale dovrebbe poter essere equamente remunerato per la sua opera, cosa che, in fattispecie del genere, non è possibile". L’opera stampata invece "può essere utilizzata da una sola, singola, persona, che ne perde la disponibilità nel momento in cui la restituisce al comodante".

La Regione venerdì scorso ha deciso di costituirsi in giudizio chiamando a rappresentarla il professore avvocato Francesco Saverio Marini del Foro di Roma oltre agli avvocati Riccardo Jans e Francesco Pastorino.

 

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