Le Fiamme gialle “attaccano” il mercato della droga: un arresto e 64 grammi di eroina sequestrata
Non è passata nemmeno una settimana dal sequestro di poco più di un etto di cocaina e gli uomini del Gruppo Aosta della Guardia di finanza sono tornati a colpire, sempre in fatto di droga. Un nuovo controllo al casello autostradale del capoluogo regionale, nel pomeriggio di ieri, martedì 19 giugno, è finito con l’arresto di Antonio Sirianni, 38enne residente ad Aosta, e con il recupero di sessantaquattro grammi di eroina.
Nel posto di controllo composto da più automezzi, due pattuglie di “Fiamme gialle” ed un’unità cinofila, è incappata un’auto, una Toyota Yaris, con a bordo due persone. Com’era accaduto mercoledì scorso, il fiuto del pastore tedesco Ubor (allora era stato il “collega” Blade ad entrare in azione) è stato decisivo per indicare ai finanzieri gli effetti personali della coppia a bordo del mezzo.
Nella borsa della donna il primo ritrovamento: quasi quattro grammi di eroina e circa uno di hashish. Nel marsupio dell’uomo, invece, oltre sessanta grammi di “brown sugar”, un bilancino di precisione, una sim e due telefoni cellulari. Una quantità di stupefacente valutata sufficiente per confezionare circa 250 dosi, per un controvalore sul mercato di oltre 3mila euro (sulla piazza di Aosta, il prezzo al grammo è stimato la metà rispetto alla cocaina).
I militari, visti il quantitativo di droga pesante ed i precedenti specifici (il 38enne era stato arrestato lo scorso anno dalla Squadra Mobile della Questura, in un episodio analogo), hanno quindi fatto scattare le manette ai polsi di Sirianni. Il magistrato in turno in Procura, il pm Luca Ceccanti, ne ha disposto la custodia domiciliare e domattina verrà sottoposto, in Tribunale ad Aosta, a processo con rito direttissimo. La donna che viaggiava con lui, invece, è stata segnalata all’autorità prefettizia quale consumatore di stupefacenti.
L’obiettivo dei controlli delle “Fiamme gialle” comandate dal tenente colonnello Francesco Caracciolo, come spiegato in una nota del Gruppo Aosta, è, da un canto, di “incidere sui grandi traffici di stupefacenti che interessano il confine con la Francia e la Svizzera” e, dall’altro, di “operare un deciso annichilimento del flusso di droghe indirizzate al mercato valdostano, agendo così anche sul fronte della deterrenza e della prevenzione”.