Lesioni personali e rapina: 2 anni e 15 giorni di carcere

Giorgio e Mauro Mammoliti nel marzo 2008 hanno incontrato sotto casa sua, Giuseppe Tropiano da cui avanzavano 140 mila euro. Secondo l'accusa i fratelli Mammoliti avrebbero minacciato, picchiato e rubato il cellulare all'imprenditore.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Il tribunale di Aosta, questa mattina, mercoledì 2 dicembre, ha condannato a due anni e 15 giorni di carcere i fratelli Giorgio e Mauro Mammoliti, di 41 e 30 anni.
I due erano accusati di lesioni personali e rapina.
I fatti risalgono al 2 marzo dello scorso anno, quando i due imputati hanno incontrato, sotto casa sua, Giuseppe Tropiano (parte offesa nel processo), imprenditore di Aosta, da cui avanzavano 140 mila euro e per cui è in corso un procedimento civile. I Mammoliti avevano eseguito dei lavori in subappalto alle scuole medie di Villeneuve, ma non erano stati pagati. Da lì erano nati tutti i problemi.

Secondo l'accusa, rappresentata in aula dal pm Luca Ceccanti – che aveva chiesto una condanna a sette mesi e la derubricazione in furto della rapina – i fratelli Mammoliti avrebbero minacciato, picchiato e rubato il cellulare all'imprenditore. Accuse respinte dagli imputati.

‘'Abbiamo incontrato Tropiano – spiegano al collegio del tribunale gli imputati – e gli abbiamo chiesto i nostri soldi, in quanto ne avevamo bisogno. Lui ci ha risposto che non ce li dava, in quanto avevamo messo tutto nelle mani di un legale. A quel punto ci ha spintonati e ci ha tirato addosso il cellulare. Non abbiamo minacciato o picchiato nessuno''. Dal referto medico, risulta che la parte offesa aveva riportato contusioni guaribili in quattro giorni.
Alla lite avrebbe assisto anche un testimone dal suo negozio.

"I miei clienti non si fanno giustizia da soli – spiega la difesa -anzi. Hanno messo tutto nelle mani di un legale. Per il recupero di quei soldi vi è una causa aperta e un decreto di ingiunzione. Faremo ricorso in appello per questa condanna''.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte