L’omicidio di Fénis un gioco erotico degenerato? Una 22enne sotto inchiesta a Lione

La donna è stata sentita dalla Polizia francese. Per gli agenti avrebbe ucciso un connazionale 52enne durante un incontro a tinte sadomaso, trasportando il cadavere in Italia. Lei sostiene di essersi difesa a seguito di una reazione violenta.
Il luogo in cui è stato ritrovato il cadavere a Fénis
Cronaca

L’omicidio di Fénis potrebbe essere prossimo ad una svolta. Secondo quanto riportano i media d’oltralpe, una giovane donna francese è finita sotto inchiesta a Lione, perché sospettata di aver ucciso un connazionale 52enne, di professione informatico, durante un gioco erotico a tinte sadomaso.

La ragazza è una 22enne originaria di Gex, nella regione dell’Ain, descritta come saltuariamente dedita all’attività di escort. Nella versione che ha fornito alla Police, i fatti sarebbero accaduti vicino alla frontiera con la Svizzera e lei avrebbe quindi tentato di sbarazzarsi del cadavere trasportandolo in auto fino in Italia.

L’inchiesta, a quanto si apprende, è allo stadio iniziale. La donna ha sostenuto di essersi difesa, a seguito di una reazione violenta del suo partner in quelle circostanze. Secondo quanto emerso dagli accertamenti della Polizia francese, che ritiene esistano ancora alcune zone d’ombra nel racconto, l’indagata avrebbe usato la carta di credito della vittima dopo la sua morte. 

L’elemento dai quali gli inquirenti francesi sono partiti è la scomparsa di un informatico di Lione, residente nel quartiere della Croix-Rousse, denunciata il 16 agosto scorso. Tre giorni dopo, sabato 19, a Ferreun di Fénis, in una radura, era stato ritrovato di primo mattino un cadavere maschile semi-carbonizzato.

Gli esami autoptici (l’indagine è seguita dai Carabinieri del Reparto investigativo di Aosta, coordinati dal pubblico ministero Eugenia Menichetti) avevano evidenziato ferite sul collo e sul torace, oltre ad alcune fratture, che non avevano però orientato gli inquirenti verso scenari criminali specifici

Le indagini dell’Arma erano quindi partite a 360°, senza trascurare nessun ambiente. Nei pressi del cadavere era stato anche ritrovato un orologio, ma si trattava di un modello comune e nemmeno quello era stato particolarmente utile. Le domande di quei giorni, sollevate dall'inchiesta dei Carabinieri, potrebbero però essere vicine ad avere risposta.

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