Maltrattamenti in famiglia, tre assoluzioni

Erano accusati dall’ex moglie del figlio e nuora di averla costretta a vivere una quotidianità fatta di denigrazioni, minacce ed oppressione.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Accusati, in concorso tra loro, di maltrattamenti in famiglia, Bouchaib Chaour, Fatima Kharoufi e Nahza Chaour sono stati assolti stamane, dal giudice del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, perché il fatto non sussiste.

A denunciarli era stata l’ex moglie del figlio di Bouchaib e Fatima, lamentando il clima di intimidazione psicologica e fisica in cui si era trovata costretta a vivere nel periodo del suo matrimonio, fatto di minacce e vessazioni da parte dei suoceri e della cognata Nahza, costantemente presenti nell’abitazione della coppia.

Per i tre, il pubblico ministero Luca Ceccanti aveva chiesto una condanna di 2 anni a testa, evidenziando l’isolamento socio-culturale forzato in cui era stata spinta la giovane donna, vessata da quello che il magistrato non ha esitato a definire un “clan familiare”.

Tesi respinta dall’avvocato degli imputati, Massimo Balì, per il quale le dichiarazioni della ragazza, elemento sul quale si era fondata pressoché integralmente la requisitoria del Pm, erano vaghe.

Inoltre, sempre secondo la difesa, il “clan familiare” era tutt’altro che tale, considerato come la giovane godesse di libertà (a partire dalla possibilità di muoversi autonomamente) e quelle che avvenivano in casa non rappresentavano altro che discussioni appartenenti ad una consueta dialettica famigliare. Tesi che il giudice ha accolto, stabilendo l’assoluzione.

 

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