“Mobili di pregio spariti dal Forte Bard”, la Procura apre un fascicolo

Il Pm Luca Ceccanti ha aperto un fascicolo su quella che Ferrero ha definito una "spy story alla valdostana", a seguito di un esposto dello stesso consigliere. 
Forte di Bard
Cronaca

Che fine hanno fatto i “numerosi mobili e arredi di pregio dell’Associazione Forte di Bard, acquistati per 108 milioni di lire da un artigiano valdostano, poi inseriti nella vecchia sede della rappresentanza regionale a Parigi, nell’Espace Vallée d’Aoste”? A chiederselo non è solo Stefano Ferrero, che ha portato ieri alla luce la vicenda in Consiglio regionale, ma è anche la Procura.

Il Pm Luca Ceccanti ha aperto un fascicolo su quella che il capogruppo di Mouv’ ha definito una “spy story alla valdostana”, a seguito di un esposto dello stesso consigliere.

“Tutta roba di noce. Tutta roba di pregio” spiegava ieri in aula il capogruppo di Mouv’ raccontando la richiesta di accesso agli atti per capire se i mobili erano stati inseriti nella nuova sede di rappresentanza regionale a Parigi. “Qui subito inizia l’imbarazzo sia di Finaosta che da parte dell’Associazione Forte di Bard, perché non si riesce più a capire dove sono andati a finire questi mobili. In un documento inviato da Finaosta si parla che sono stati inviati all’Associazione Forte di Bard”. Quest’ultima però risponde “che nei loro magazzini non ci sono e si parla di un fantomatico magazzino di Pollein” di cui però non esiste un contratto di affitto. “Dove sono attualmente i mobili oggetto del misterioso trasporto?” incalza Ferrero. Misterioso perché sembrano non esserci le bolle e tanto meno il nome della ditta di trasporto. “Forse sarebbe l’ora di mettere le mani nella contabilità di certi enti controllati dalla Regione, perché è risultato che gli inventari erano parziali o addirittura non c’erano neanche”.

Secondo quanto riferito in aula dal Presidente della Regione, Antonio Fosson “il mobilio, non più utilizzabile nella sede della Maison du Val d’Aoste a Parigi acquisita nel 2009, avrebbe dovuto essere reimpiegato nella sede della società Finbard, che però è stata messa in liquidazione nel 2011. Questo probabilmente rappresenta il motivo della mancata attribuzione formale al Forte di Bard di questi beni, che comunque compaiono negli inventari negli anni 2010-2011”. Una parte del mobilio “presente negli inventari, è stata ritrovata dall’Associazione Forte di Bard nei magazzini di Arnad. Inoltre il 27 marzo si è chiesto con lettera a Finaosta di effettuare tutti gli approfondimenti possibili, con la collaborazione dell’Associazione Forte di Bard, per fare maggiore chiarezza sulla situazione”.

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  1. Hanno cercato a casa/e di Accornero, quello che faceva ristrutturazione sua abitazione a spese di Cuomo?

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