Nel 2022 in Valle d’Aosta 327 incidenti stradali con 447 feriti. La distrazione è la causa più frequente
I 327 incidenti stradali che si sono verificati in Valle d’Aosta nel 2022, provocando 447 feriti e 10 morti, hanno avuto un costo sociale stimato dall’Istat in poco più di 42 milioni (344,2 euro pro capite).
Il dato emerge nel consueto report realizzato dall’istituto nazionale di statistica per tutte le regioni italiane.
Rispetto al 2021 il numero dei sinistri nella nostra regione è aumentato del 32,4%. Due anni prima gli incidenti stradali furono infatti registrati 247 sinistri con 327 feriti e un solo decesso. I dati sono forniti dall’Istat nel consueto report realizzato per tutte le regioni italiane. Il 90% delle vittime e il 79,5% dei feriti è rappresentato dai conducenti, le persone trasportate il 10% dei morti e il 20,1% dei feriti, i pedoni il restante 9,4%.
La causa più frequente degli incidenti è la guida distratta e a seguire la velocità troppo elevata e le manovre irregolari.
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (60,2% in Valle d’Aosta) e la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (71 incidenti, 1 decesso e 112 feriti) e a seguire il tamponamento (59 incidenti, 1 vittima e 91 feriti).
Nel 2022 l’indice di lesività si attesta sul 136,7 (era 132,4 nel 2021). Il maggior numero di incidenti (187 in Valle d’Aosta, il 57,2% del totale) si è verificato sulle strade urbane e in tratti rettilinei (58,3%), a seguire ad un incrocio (18,7%) e in una curva (9,1%). Lungo le strade extraurbane, oltre al tratto rettilineo, si registra una significativa incidenza degli incidenti in curva (33,6% in Valle d’Aosta).
Con l’aumento del traffico, legato alle presenze turistiche, aumentano gli incidenti. Nel periodo fra maggio e settembre si sono verificati 166 sinistri (il 50,8% del totale), con otto decessi (sui 10 avvenuti nell’anno) e 230 feriti (51,5 del totale). Nelle ore notturne del fine settimana si verifica il 40% degli incidenti notturni e il ferimento del 37,7% delle persone.