Patteggiamento. È la strada che Giuseppe Aggio, carrozziere 64enne di Châtillon, ha scelto oggi, mercoledì 19 febbraio, per l’accusa di omicidio stradale. All’uomo – accusato di aver investito ed ucciso, lo scorso 2 agosto ad Antey-Saint-André, il 93enne Michele Di Mattia – sono stati inflitti quattro anni di reclusione.
L’imputato era assistito dall’avvocato Ascanio Donadio, che ha trovato il consenso del pm Carlo Introvigne al rito alternativo. Aggio era stato arrestato dai Carabinieri nell’imminenza dei fatti, perché risultato positivo all’etiltest (con un tasso, alla prima rilevazione, di 2,16 grammi per litro, cioè oltre quattro volte il limite consentito dalla legge). Dalla consulenza tecnica della Procura era inoltre emerso che l’utilitaria condotta dall’imputato procedesse a velocità non adeguata per il tratto stradale, un rettilineo in località Filley.
Nella ricostruzione dei militari della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent, l’anziano (noto in paese, perché vi trascorreva diversi periodi) aveva attraversato sulle strisce pedonali, quando era stato urtato e trascinato per diversi metri dall’auto di cui il 64enne era al volante. Al Gip, nell’interrogatorio di garanzia, Aggio aveva detto di non aver visto l’uomo attraversare, mentre rientrava a casa dal lavoro, dopo un aperitivo.
