Petra Reski, giornalista del Die Zeit, presenta ad Aosta il suo ‘Santa Mafia’

L'incontro è stato organizzato nell'ambito del 'Percorso della Legalita'. Nel suo libro Petra Reski racconta di un lungo viaggio di ritorno da Palermo a Duisburg.
La conferenza di Petra Reski
Cronaca

«La mafia per i tedeschi è un fenomeno tutto italiano, anzi del sud Italia,
e credono che non li riguardi. Nulla di più sbagliato». E' questo il commento della giornalista tedesca Petra Reski, da vent'anni corrispondente culturale per il Die Zeit e altre testate, che ieri sera, venerdì 12 febbraio, in biblioteca regionale ad Aosta, ha presentato il suo ultimo libro ''Santa Mafia''.

L'incontro è stato organizzato nell'ambito del 'Percorso della Legalita' , organizzato dalla presidenza della Regione Valle d'Aosta e l'Assessorato dell'istruzione, con la collaborazione della presidenza del Consiglio regionale, del Sindacato autonomo di polizia e del Comune di Aosta.
Nel suo libro Petra Reski racconta di un lungo viaggio di ritorno da Palermo a Duisburg, ricostruendo un mosaico di luoghi, persone e vicende che parte dalla Sicilia e sale seguendo le rotte della criminalità fino al ricco nord-est, e poi ancora oltralpe, nella sua Germania.
Alla serata, moderata dalla giornalista Rai, Maria Teresa Zonca e da una studentessa del Liceo Classico, Yara Delinde, era presente un pubblico attento e partecipe.

Durante l'incontro, la giornalista ha commentato gli arresti dei presunti autori della strage di Duisburg, avvenuta in Germania il 15 agosto del 2007. Secondo gli inquirenti, i killer erano affiliati alla cosca Nirta-Strangio. «Gli arresti di questi giorni – spiega la giornalista – per la strage di Duisburg è un fatto importante per gli inquirenti e gli investigatori, ma purtroppo il messaggio che passa in Germania è che la mafia è stata debellata, e che non esiste più. E questo non è assolutamente vero. La criminalità organizzata esiste, anche se i tedeschi non lo vogliono ammettere. Per loro la strage di ferragosto e' stato un banale regolamento di conti tra italiani. La mafia da noi è radicata ormai da 40 anni.

Per Petra Reiski, la mafia italiana in Germania ha le sue basi nel potere politico, «e lo fa finanziando campagne elettorali, piuttosto che ristorante e alberghi di lusso. Ovviamente non si sparano per strada, le mafie sanno adeguarsi agli ambienti in cui vivono».

In Germania è stata eletta Miglior Giornalista del 2008 nella categoria reporter proprio a seguito della pubblicazione di ''Santa Mafia''.

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