L’allevatore Bruno Bal, 53 anni di Ollomont, è stato condannato questa mattina dal giudice ordinario del tribunale di Aosta, Paola Cordero, al pagamento di una multa di 10.500 euro (pena sospesa). A suo carico c’era l’accusa di maltrattamento di animali. I fatti risalgono al settembre di un anno fa, quando una sua vitellina di 15 giorni venne trovata abbandonata e in fin di vita dal Corpo forestale. Viste le condizioni di salute dell’animale il veterinario fu costretto a praticare l’eutanasia: "Riscontrai fuoriuscita di tessuto cerebrale – aveva spiegato il medico durante in un’udienza precedente – e ritenni che ci fosse stata un’azione violenza nei confronti dell’animale". Ipotesi poi confermata dall’autopsia, dalla quale emerse una "lesione traumatica" sulla testa "provocata da un corpo contundente".
Dopo il ritrovamento della vitellina i forestali di Valpelline individuarono la stalla di Bal con il test del Dna svolto su otto bovine che avevano da poco partorito. In questi casi "il livello di confidenza stretto è pari al 95%", aveva spiegato in un’udienza precedente il professor Riccardo Orusa, direttore della struttura complessa della Valle d’Aosta dell’istituto zooprofilattico.
L’accusa aveva proposto una multa di 30.000 euro, mentre la difesa, condotta dall’avvocato Jacques Fosson aveva chiesto l’assoluzione e, in subordine, la derubricazione del reato di abbandono di animale.