Pignoramento inefficace: la villetta di Montroz resta ad Annamaria Franzoni

La richiesta avanzata dal penalista Carlo Taormina è stata riconosciuta improcedibile. Nessuna istanza di vendita all'orizzonte per l'immobile.
La villetta di Montroz
Cronaca

Il pignoramento della villetta a Montroz di Cogne chiesto dal penalista Carlo Taormina non avrà luogo. La decisione sullo stabile, ove diciassette anni fa venne ucciso il piccolo Samuele Lorenzi, è emersa al termine dell’udienza tenutasi oggi, mercoledì 11 dicembre, al Tribunale di Aosta, davanti al giudice dell’esecuzione Paolo De Paola.

“Il pignoramento è stato dichiarato inefficace e improcedibile. – ha detto ai cronisti l’avvocatessa Lorenza Parenti, che assiste la famiglia Lorenzi, proprietaria dello stabile, assieme alla collega Maria Rindinella – Non è stata presentata istanza di vendita. Quindi sulla casa di Cogne nessuna vendita verrà fatta”.

A quanto si apprende, nessun altra udienza seguirà sulla richiesta di pignoramento, mentre le due avvocatesse – riguardo al contenzioso tra Annamaria Franzoni e il legale che la difese fino all’appello – si sono riservate “di azionare il giudizio di merito”, vale a dire la ricerca di una soluzione al di là dell’immobile.

L’istanza di Taormina originava da una sentenza civile che ha condannato Franzoni a riconoscere al penalista un mancato compenso di 275mila euro, arrivati nell’atto di precetto a 470mila. Tramite le avvocatesse presenti oggi ad Aosta, la donna (che vive sull’appennino bolognese dopo aver scontato la pena per l’uccisione del figlio) si è opposta al pignoramento, iscrivendo a ruolo, al Tribunale del capoluogo regionale, la causa. In aula, per il penalista Taormina, c’era il legale Giuseppina Foderà, che non ha rilasciato dichiarazioni.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte