Pirogassificatore: il primo “round” al Consiglio di Stato finisce secondo le previsioni della vigilia. A quanto si apprende da fonti regionali, all’udienza di stamattina, i legali delle ditte che si erano aggiudicate l’appalto esperito dalla Regione per la costruzione dell’impianto hanno rinunciato all’esecutività della sentenza dello scorso ottobre del Tar della Valle d’Aosta, che obbligava la Regione a concludere la gara.
Di conseguenza, è venuto meno quello che gli esperti di diritto chiamano il “periculum”, fatto che assorbe il presupposto stesso della richiesta di sospensiva avanzata dall’Amministrazione regionale al Consiglio di Stato.
L’udienza di oggi, convocata proprio per discutere dell’istanza presentata dalla Regione, si è quindi chiusa in un nulla di fatto, visto che non essendoci più fondamento di sospensiva, viene implicitamente a mancare anche la possibilità di richiederla.
La partita tra la Regione e le aziende del raggruppamento vincitore si sposta pertanto all’udienza già fissata per il 10 marzo. In quella data, i giudici dell’appello amministrativo discuteranno nel merito il ricorso della Regione, che chiede la revisione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d’Aosta.