“Dal punto di vista amministrativo, il mio futuro si concluderà il 30 gennaio, partecipando all’inaugurazione della Fiera di Sant’Orso, evento che non perderei per nulla al mondo”. Scherza con i cronisti, il questore di Aosta, Maurizio Celia, in occasione di quella che, con tutta probabilità, sarà la sua ultima conferenza stampa prima del pensionamento, che scatterà con la fine di questo mese.
L’incontro è servito per illustrare l’attività della Polizia in Valle d’Aosta nei dodici mesi che si sono chiusi da poco. In termini complessivi, la diminuzione dei delitti è evidente, perché si passa dai 4698 del 2014 a 4071, vale a dire 627 in meno. Una decrescita che riguarda praticamente tutte le singole componenti del dato – in particolar modo quelle legate ai reati nei confronti della persona – salvo tre: gli omicidi (nel 2014 non ve n’erano stati, mentre lo scorso anno se n’è registrato uno), i furti di autovettura (da 33 a 35) e i furti in abitazione (da 391 a 430).
Riguardo questi ultimi, il questore Celia ha sottolineato che “il numero è serio, anche se in epoche remote abbiamo superato quota 450, per quanto questo non debba rallegrare. Il problema è esploso nel periodo estivo, in particolare sulla collina di Aosta e in bassa Valle”. Tra le decrescite ritenute maggiormente significative, le rapine (da 19 a 9, nessuna commessa usando armi da fuoco) e la ricettazione (da 53 a 20 casi).
Calati, nel confronto tra i due anni, anche gli arrestati (da 52 a 46) e i denunciati (da 592 a 469). A raggiungere questa cifra, secondo il Questore, ha contribuito in modo particolare l’attività della Polizia di frontiera, che nel 2015 è stata chiamata “a reagire agli episodi terroristici prima di ‘Charlie Hebdo’ e, poi, del 13 novembre”.
Sul piano dell’attività contro lo spaccio di stupefacenti, è diminuita la quantità di eroina sequestrata (da 304 a 98 grammi), mentre innalzamenti si registrano per hashish e marijuana (da 539 a 2468 grammi) e cocaina (da 82 a 299 grammi). Sul fronte dell’ufficio immigrazione, invece, le espulsioni sono calate da 176 a 118 e gli accompagnamenti alla frontiera e al CIE sono decrementati da 28 a 16.
Nel 2015, la Polizia stradale ha rilevato 231 incidenti (contro i 200 dell’anno prima) e la Polizia postale, che si occupa in particolare di informatica e telecomunicazioni, ha denunciato 68 persone (nel 2014, furono 65). 1595 gli interventi di soccorso in montagna condotti dagli agenti (80 in più dei 1510 della stagione invernale precedente) e 87 le contravvenzioni elevate in questo campo (in diminuzione, rispetto alle 114 precedenti).
In aumento esponenziale, infine, le cifre dell’attività di prevenzione: se nel 2014 erano state controllate 56.439 persone e 27.224 veicoli, si è arrivati a 64.571 individui e 31.949 mezzi. “Sono dati ‘di contatto’ – ha spiegato Celia – dai quali possono scaturire ulteriori provvedimenti futuri”.
Tracciando un consuntivo della sua esperienza al vertice della questura aostana, iniziata nel luglio 2009, il questore Maurizio Celia ha quindi concluso sottolineando sia il “momento di profondo rinnovamento in corso negli uffici di Polizia della regione, con il cambio di cinque dirigenti, tra i quali alcuni di quelli di punta”, sia “la condivisione degli obiettivi con le altre forze operanti sul territorio, nel quadro di un modello, fatto di relazioni continue nell’ambito di momenti istituzionali, che se venisse riconosciuto potrebbe essere un esempio a livello nazionale”.