Privacy, la Regione dovrà pagare 120mila euro per la pubblicazione di alcune delibere

Il Garante della privacy con due diversi atti ha infatti sanzionato l’Amministrazione regionale per aver violato il Codice in materia di protezione dei dati personali. A far partire le contestazioni è stata la pubblicazione di una delibera nel 2013.
Palazzo regionale
Cronaca

La pubblicazione di una delibera nel 2013 rischia di costare alla Regione 120mila euro. Il Garante della privacy con due diversi atti ha infatti sanzionato l’Amministrazione regionale per aver violato il Codice in materia di protezione dei dati personali.

Nell’atto del 2013 –   “Mobilità per esigenze organizzative di un dipendente nell’ambito dell’organico della Giunta regionale” – venivano “riportate valutazioni sulla professionalità e sul contegno” di un dipendente, identificato con nome e cognome e informazioni in ordine al trasferimento dello stesso per “accertata incompatibilità ambientale”.  A rivolgersi al Garante era stato proprio il dipendente chiedendo la cancellazione dei propri dati personali.

La delibera era stata, quindi, rimossa. Alla Regione nelle scorse settimane è stata comunque contestata una prima sanzione di 20mila euro per aver “effettuato una diffusione di dati personali oltre i termini previsti dalla legge, con riguardo ai dati contenuti nella citata deliberazione della Giunta regionale pubblicata sul sito istituzionale, in quanto i medesimi sono rimasti consultabili oltre l’arco temporale previsto dalla disciplina di settore, concernente la pubblicità degli atti sull’albo notiziario”.

Successivamente il Garante ha trovato altri atti in contrasto con la normativa sulla  privacy segnalandoli all’Amministrazione regionale che a stretto giro di posta ha affermato la legittimità della pubblicazione degli atti sul sito web istituzionale in osservanza della normativa nazionale e regionale in materia.

Tesi non accolta dal Garante che il 21 novembre scorso ha notificato alla Regione una nuova ordinanza di ingiunzione, con la quale confermava la responsabilità dell’Amministrazione regionale "per non aver dato corso alle prescrizioni impartite", e ordinava il pagamento di un'ulteriore sanzione amministrativa di 100mila euro.

Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha deciso di opporsi, davanti al Tribunale di Aosta, ad entrambe le richieste affidando la difesa all’Avvocato Andrea Lisi, del foro di Lecce.

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