Otto anni ed otto mesi di carcere. A tanto un 45enne aostano originario di Torino è stato condannato nella mattinata di oggi, mercoledì 26 settembre, al Tribunale di Aosta. L’uomo era chiamato a comparire dinanzi al collegio giudicante presieduto da Eugenio Gramola e completato dai giudici a latere Maurizio D’Abrusco e Davide Paladino per rispondere delle accuse di violenza sessuale, anche di gruppo, e di cessione di stupefacenti.
Per l’accusa, per diversi mesi e fino al 2015, l’uomo avrebbe intrattenuto una relazione con una valdostana afflitta da problemi psichiatrici, all’epoca sedicenne. In quel contesto sarebbero avvenute le cessioni di cocaina e gli incontri sessuali, di coppia e anche con altre persone (non identificate nelle indagini), che la ragazza ha dichiarato agli inquirenti essere stati di natura consensuale.
I fatti erano emersi dopo un periodo di cura, trascorso in una comunità dalla giovane. Proprio sulla base del suo stato mentale, il pm Luca Ceccanti ha accusato l’imputato di aver abusato della condizione di inferiorità psichica della giovane, costituitasi parte civile al processo, svoltosi con rito abbreviato. La sentenza include anche una provvisionale di risarcimento da 50mila euro nei confronti della vittima. L’uomo, per cui l’accusa aveva chiesto otto anni di carcere, era già stato giudicato, in passato, per truffa.
