Per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una donna, nata a Venezia ma residente a Porossan, è stata arrestata ieri dalla sezione Narcotici della Squadra Mobile di Aosta. Assieme alla donna, Silvia Trevisan, di 37 anni, sono stati segnalati in stato di libertà all’autorità giudiziaria, un 42enne di Aosta, S.G. e un tunisino, senza fissa dimora, B.P.
Le indagini erano partite nel giugno scorso dopo alcune segnalazioni raccolte dagli agenti nell’ambiente del minuto spaccio che indicavano in una “veneziana” l’attuale fornitrice di sostanze psicotrope ad Aosta. Grazie ad una serie di pedinamenti, appostamenti, e con l’ausilio di attività tecnica si è giunti alla ricostruzione dei canali di spaccio fino alla giornata di ieri nella quale si è riusciti a sorprendere la donna, da un anno in Valle, senza lavoro, che, nei pressi di un distributore di Aosta, stava consegnando almeno sei dosi di eroina ad un suo presunto “pusher” S.G. L’uomo, appena ha visto gli agenti, ha tentato di buttare nelle aiuole vicine la droga, cercando di scappare e successivamente di resistere al controllo.
Successivamente gli agenti hanno perquisito la donna e la sua abitazione trovando in un barattolo di yogurt nascosto in uno stereo 50 dosi preconfezionate di eroina, nonché all’interno di un contenitore per CD un pezzo di 20 grammi di eroina allo stato di pietra. In totale sono state sequestrate 56 dosi di eroina, oltre a quella ancora nello stato di pietra per un peso complessivo di oltre 60 grammi di eroina. La polizia ha inoltre trovato un ingente somma di denaro, "quantificabile in qualche migliaia di euro, presumibile provento dell’attività di spaccio." Da qui le manette alla Trevisan.
