Ha un nome, per la Polizia, la persona che, indossando una maschera di Dalì e vestita di rosso, lo scorso 17 settembre, durante il comizio di Matteo Salvini in piazza Chanoux, ha esposto sul balcone del Municipio uno striscione con la scritta “No Lega Bella Ciao”. A conclusione degli accertamenti condotti, la Digos ha identificato un consigliere comunale uscente: Carola Carpinello, 54 anni, del gruppo “L’altra Valle d’Aosta – Sinistra per la città”.
La donna è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria, contestandole la violazione delle norme (contenute in una legge del 1975 sulla tutela dell’ordine pubblico, con particolare riferimento alle “manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico”) per cui è vietato apparire in pubblico con il volto travisato.
Nella ricostruzione degli inquirenti, Carpinello ha utilizzato il suo badge personale, di cui è titolare in quanto amministratore, per accedere al Municipio. La diretta interessata, contattata da Aostasera, non ha negato la circostanza, sostenendo di non aver “mai nascosto di essere stata io, tant’è che ho usato il mio badge. La mia protesta è stata pensata per non essere offensiva, era una performance: senza quella maschera non aveva senso”.
Resa celebre dalla serie tv “La casa di carta”, la maschera era stata ritrovata all’interno dell’Hôtel de Ville. Carpinello, dopo cinque anni in opposizione, non si è ripresentata alle elezioni comunali dello scorso fine settimana: aveva scelto di correre per un seggio in Consiglio Valle nella lista di “Adu VdA”, successivamente esclusa dalla Commissione elettorale regionale.
0 risposte
Diciamo che un ammnistratore comunale non dovrebbe avere paura a mostrarsi in volto né usare le chiavi del Municipio se non per motivi istituzionali, insomma la consigliera secondo me poteva evitare questa boutade…