Avrebbero dichiarato, nella modulistica di servizio, di aver sostenuto esami di guida per un tempo superiore a quello effettivo. Per questo, due esaminatrici della Motorizzazione civile della Regione Valle d’Aosta sono indagate dalla Procura, per truffa e alterazione del cartellino.
In particolare, con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato negli scorsi giorni, il pm Francesco Pizzato contesta loro di aver compilato in modo difforme dal vero i prospetti del “servizio attivo”, attestando falsamente le ore delle rispettive prestazioni lavorative. Così facendo, si sarebbero garantite una retribuzione non dovuta (perché legata a tempo, secondo gli inquirenti, non lavorato), truffando la Regione.
Per una 59enne di Saint-Christophe, assistente amministrativo, i modelli saltati all’occhio degli inquirenti sono quelli degli esami del 16 e 26 luglio, nonché del 20 e 23 agosto scorsi, per un totale di 102 euro percepiti indebitamente. Due sono invece le presunte illegittimità nella compilazione da parte di una 61enne di Aosta, tecnico informatico, relative ai prospetti del 21 e 27 settembre di quest’anno, pari a 50 euro di retribuzione non dovuta.
Le due indagate sono ora nella fase in cui hanno a loro disposizione un intervallo temporale per depositare memorie difensive, oppure farsi interrogare dal pubblico ministero. Trascorso il termine sarà quest’ultimo a decidere se chiedere al Gip l’archiviazione, il rinvio a giudizio o compiere ulteriori atti d’indagine.