Al cimitero di Aosta, dove sono stati portati i corpi di Gérard Ottavio e di Joël Dëanoz dopo che il Soccorso Alpino Valdostano li ha recuperati a metà della via Deffeyes del Cervino, il silenzio avvolge il lento incedere di famigliari e parenti. Ad assistere chi ha ricevuto la peggiore notizia possibile – la morte di un marito, di un parente prossimo – è una psicologa dell'emergenza. Occhiali scuri, volti tirati: il dolore schiaccia le parole di ognuno e le ricaccia in gola. Passi in disordine sullo specchio di asfalto davanti alle camere mortuarie, alla ricerca ostinata di una spiegazione, che non basterà comunque mai a chi la riceverà.
Nel frattempo, all'interno della camera mortuaria, il medico legale dell'Unità Sanitaria Locale Maurizio D'Intino ha concluso l'esame esterno delle salme. "Sono precipitati" è il suo unico commento: la morte è sopravvenuta per politrauma.
È la risposta possibile, quella degli esseri umani e della scienza, che non riesce a lenire il dolore di chi è in attesa di riconoscere i due ragazzi cresciuti all'ombra del Gran Becca, che il Cervino ha chiesto indietro in un giorno d'inizio ottobre.
Al cimitero di Aosta – dove sono appena arrivati, per gli approfondimenti sull'incidente e per stare accanto alle famiglie, il comandante del Sagf di Cervinia, il maresciallo Massimiliano Giovannini, e quello del Gruppo Aosta della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Francesco Caracciolo – la giornata più lunga è appena iniziata.
Nullaosta ai funerali domani
Arriveranno domani il nullaosta per i funerali di Gérard Ottavio e Joel Déanoz. Il pm della procura di Aosta Luca Ceccanti attende la relazione del medico legale per autorizzare il trasferimento delle salme, che si trovano nella camera mortuaria di Aosta.