Sono stati trovati questa mattina, giovedì primo maggio, ormai tutti morti, i cinque alpinisti francesi travolti ieri pomeriggio da una valanga caduta a Pian di Basey, sotto l'omonima punta, nel parco del Gran Paradiso, al confine tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. Ieri sera, il soccorso alpino valdostano era riuscito a portare in salvo la giuda del gruppo, ma il maltempo aveva frenato le ricerche per gli altri cinque. L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio, l’elicottero del soccorso alpino valdostano si è alzato in volo, ma stava già facendo buio. Arrivati sul posto della valanga, sono riusciti a estrarre dalla neve la guida, stava bene ma era sotto choc. Poi, a causa del buoi e del mal tempo, l’elicottero è dovuto tornare indietro. Impossibile, uscire con le ricerche a piedi. Troppo pericoloso.
Così, questa mattina, all’alba, gli uomini del soccorso alpino sono ritornati sul posto, ma per i cinque francesi non c’è stato più nulla da fare. Erano tutti morti. L’allarme, è scattato nel tardo pomeriggio, quando il gestore del rifugio Città di Chivasso, non vedendoli rientrare, ha chiamato i soccorsi.
Secondo le prime ricostruzioni non si tratterrebbe propriamente di una valanga quanto piuttosto del cedimento di una cornice di neve, a 3.000 metri di quota, nella zona di Punta Basey, sulla quale erano finiti gli alpinisti, probabilmente anche a causa del brutto tempo e di una fitta foschia che ha reso difficile l'orientamento. La cornice di neve sarebbe crollata sotto il peso degli escursionisti e precipitando avrebbe causato il movimento di altra neve, questa volta a valanga. Le salme dei cinque alpinisti francesi sono state ricomposte a Ceresole, in provincia di Torino, in attesa del nullosta per l’espatrio.