E’ la notte tra sabato 13 e domenica 14 luglio scorsi. Sul piazzale dell’area di servizio dell’autostrada poco distante dal casello Aosta Est gli agenti di una pattuglia della Polstrada quasi non credono ai loro occhi, quando vedono un uomo intento ad urinare sulla loro auto di servizio.
Gli chiedono se si stesse rendendo conto del gesto, ma lui dà in escandescenze e inizia ad inveire contro gli agenti, offendendoli a più riprese. Arriva sul posto anche la Squadra Volante: una volta riusciti a calmare il giovane visibilmente alterato, lo portano in Questura, per gli accertamenti e le pratiche mirati al suo arresto.
Ha 29 anni, risiede ad Aosta ed è incensurato. Viene accusato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Durante la permanenza nelle celle di sicurezza della Questura, però, l’impeto dell’uomo non si placa: rovina, colpendoli, un contenitore dell’impianto elettrico e la maniglia di una porta.
Alle accuse, contestategli dal pm Manlio D’Ambrosi, si aggiunge così quella di danneggiamenti. L’udienza con il rito direttissimo, dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatore si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi. Difeso dall’avvocato Andrea Urbica, l’imputato, dopo la convalida dell’arresto, ha patteggiato 6 mesi di reclusione (pena sospesa) ed è stato rimesso in libertà al termine del processo.