L’aria è frizzante e il vento all’esterno soffia impetuoso, come normale in questo angolo che domina tutta la Bassa Valle, ma all’interno della tensostruttura fin da subito si capisce che l’atmosfera si sarebbe da lì a poco fatta sempre più calda. Le aspettative della vigilia non sono state deluse.
Cisco e alcuni degli storici membri dei Modena City Ramblers (Luciano Gaetani, Marco Michelini, Roberto Zeno, “Kaba” Cavazzuti), ritrovatisi per uno speciale tour, salgono sul palco allestito in piazza d’Armi al Forte di Bard riportando una larga parte del pubblico presente indietro di venti, trent’anni. Un tuffo nel passato, un ritorno agli anni della giovinezza quando per molti i Modena City Ramblers sono stati la colonna sonora di tante avventure, ma soprattutto della voglia di comprendere e impegnarsi per cambiare il mondo.
L’impegno sociale è da sempre il marchio di fabbrica del gruppo, nato tra Modena e Reggio Emilia e ispirato al folk irlandese ed emiliano, con influenze dylaniane. L’occasione per rivederli tutti insieme è la celebrazione dei 30 anni dall’uscita, nei primi giorni di marzo 1994, dell’album Riportando tutto a casa, pubblicato dall’etichetta indipendente “Helter Skelter”.
Un disco che ha lanciato la band e che contiene alcuni dei brani più noti, come In un giorno di pioggia – con cui è iniziato il concerto – e Ninnananna, che come da tradizione dopo oltre due ore di musica, ha affidato tutti i presenti alle braccia di Morfeo.
Ma prima di andare a letto, Cisco e i Modena hanno celebrato un’altra importante ricorrenza. E così dopo aver fatto saltare e ballare il pubblico nella prima parte dell’esibizione al ritmo di tanti storici brani – Ahmed l’Ambulante, Riportando tutto a casa, Ebano, Funerali di Berlinguer, Morte di un poeta, Quarant’anni, Contessa, I cento passi – la seconda parte è dedicata tutta al 25 aprile, alla Festa della Liberazione, che Cisco ricorda dal palco andrebbe tutti i giorni festeggiata.
Al pubblico la band regala due anteprime, due brani inediti scritti per celebrare gli 80 anni della Liberazione, da pochi giorni disponibili sulle piattaforme digitali: “Nata il 25 aprile” e “Piccola Figlia di Reggio”, canzone dedicata a Genoeffa Cocconi la Madre dei Sette Fratelli Cervi , figura femminile importante, simbolo di tutte quelle donne che hanno combattuto e sofferto sulla propria pelle l’orrore del nazifascismo. E oggi, dopo una notte trascorsa al Forte di Bard, Cisco e i Modena saranno proprio a casa Cervi a celebrare il 25 aprile.
Tanti capelli brizzolati ieri sera, ma anche diversi bambini. Seduti sulle spalle dei genitori o accoccolati sulle transenne, quando mancava poco alla Mezzanotte, si sono risvegliati al suono delle prime note di Bella ciao. Un canto che continua a parlare, generazione dopo generazione, e che ieri ha unito voci giovani e meno giovani in un unico coro, “sobrio” e potente.