Quando si parla di Musicastelle Outdoor l’altitudine non è l’unica cosa “di quota” di cui si parla. La musica, rigorosamente italiana, rimane di ottima qualità. Quest’anno i primi due appuntamenti portano due band diverse fra loro per storia ed evoluzione: Le Vibrazioni si esibiranno a Vetan questo pomeriggio, il 14 luglio e la Pfm nell’insolita cornice di Saint-Rhémy en Bosses (in località Ponty, ore 16) domani, domenica 15 luglio.
Due spettacoli che si preannunciano carichi di emozioni e densi di colpi di scena.
A inaugurare l’estate musicale valdostana la band di formazione meneghina Le Vibrazioni, ora in tour con la loro ultima fatica V, come racconta il chitarrista Stefano Verderi: “Siamo molto emozionati e felici di poterci esibire in un contesto naturale del genere, per noi è una matrice hyppie molto forte e particolare, un po’ come la nostra musica. Ci rifacciamo spesso all’atmosfera hyppie e psichedelica degli anni ’70, alla musica di Hendrix e dei Led Zeppelin e questa cornice in cui ci esibiremo ci porta inevitabilmente a pensare a Woodstock e a qualcosa di bellissimo e naturale. Siamo carichi e felici di portare il nostro ultimo disco, ma comunque sarà un concerto che lascerà ampio spazio alla nostra storia, anche perché il nostro è un tour di promozione, ma lo intendiamo anche come una sorta di reunion, quindi ci sarà tanto del nostro repertorio”.
L’elemento naturale e le location stupende, incontaminate e insolite, hanno creato la fortuna di Musicastelle Outodoor, un festival che sancisce l’inizio dell’estate musicale valdostana e porta in luoghi e comuni insoliti la grande musica italiana. La fortuna di potersi esibire in un contesto così particolare non è sfuggita nemmeno alla Pfm, gruppo storico del prog italiano, come spiega Franz Di Ciocco, batterista del gruppo: “Tornare in Valle è un onore, poter suonare in un luogo come quello che ci è stato proposto è una fortuna per noi prima ancora che per il pubblico. Inoltre calza a pennello con il disco che stiamo promuovendo, Emotional Tattoo, che parla appunto di un tatuaggio emozionale indelebile, come la natura, insita nell’uomo e nella sua cultura. Il nostro concerto cercherà di far trovare a ognuno il proprio tatuaggio emozionale e speriamo di farcela. Per noi è importare mostrare tutto ciò che è la Pfm, porteremo sul palco non solo il nostro passato Prog, ma la nostra visione del mondo musicale, senza barriere di generi: tutta la musica è un mondo e va preso come tale, senza distinzioni”.
Si preannunciano due appuntamenti intensi e di grande spessore musicale per l’inizio della rassegna che ormai da anni porta gli appassionati e i curiosi negli angoli più suggestivi della Valle d’Aosta all’insegna della musica in alta quota.