Al Cervino CineMountain omaggio all’origine africana delle Alpi

Durante la serata finale dell'8 agosto verrà ricordata l'origine africana del Cervino. Serate omaggio dedicate a Whymper e a Patrick Edlinger. 32 i film in concorso quest'anno.
Cultura

Diventa maggiorenne il Cervino Cinemoutain. Se il festival internazionale del cinema di montagna quest’anno può prendere la patente difficilmente riuscirà però a comprarsi la macchina. Negli ultimi anni infatti la manifestazione si è vista ridurre di un terzo i finanziamenti, passando da un budget di 150mila euro all’attuale di 40mila. Briciole in confronto ai 700mila euro del Festival di Trento. 

Nonostante le poche, e non sempre certe risorse, il Festival torna dal 1° al 9 agosto con un programma di tutto rispetto che s’inserisce nel solco delle celebrazioni per i 150 anni della prima scalata del Cervino.
“Abbiamo cercato di offrire però una lettura diversa” spiega il direttore artistico Luca Bich. “La vetta del Cervino è una vetta africana perché secondo la teoria tettonica delle placche nell’era mesozoica la placca africana si è sovrapposta a quella europea dando vita alle Alpi”. Proprio il Cervino è servito agli scienziati per avvalorare la loro teoria. La presenza dell’Africa si ritrova, quindi, già dal manifesto della 18esima edizione del Festival in cui un elefante esce dal Cervino. La serata di chiusura della manifestazione, sabato 8 agosto nella piazzetta guide di Valtournenche, sarà dedicata proprio al Continente nero con l’attrice Paola Corti che interpreterà lo scritto dello scienziato dell’Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, Andrea Bernagozzi, che partendo dalla nascita delle galassie condurrà il pubblico fino a quel famoso scontro che diede origine al Cervino. La serata finale sarà anche l’occasione per celebrare l’impresa di Whymper grazie alla danza verticale – “l’estasi della vetta” – di Antonio Le Menestrel.

Il sipario del Festival si aprirà invece con l’evento al Cinéma des Guides di Breuil Cervinia “Whymper, Carrel & Sons” che vedrà la partecipazione di Hervé Barmasse, dell’alpinista inglese Stephen Venables e dell’austriaco Kurt Diemberger. Il 6 agosto al centro congressi di Valtournenche serata omaggio – "Born to climb" –  a Patrick Edlinger, il celebre freeclimber francese scomparso nel 2012. Sul palco per ricordare l’amico ci saranno Maurizio “Manolo” Zanolla, Antoine Le Menestrel, Ben Moon e Guido Azzalea.“

Il Cervino Cinemountain è una manifestazione che unisce la montagna e la cultura” ha ricordato, nella conferenza stampa di presentazione il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin. “Da 18 anni Cervina e Valtournenche diventano le capitali della montagna grazie a questo festival che ha saputo rafforzare il legame fra il nostro comune e le terre alte di tutto il mondo” ha aggiunto il neo primo cittadino di Valtournenche, Deborah Camaschella. 

Quest’anno saranno 32 i film in concorso per il Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée, provenienti dai maggiori festival di cinema di montagna. Ad assegnare la “palma” per la miglior opera sarà una giuria composta dall’alpinista e scrittore Stephen Venables, Barberine Feinberg del Festival Jean Rouch Paris e da Laura Zumiani del Festival di Trento.
In palio ci saranno anche il premio Cai per il miglior film, il premio Sony per la miglior fotografia, il premio montagna italiana per il miglior film italiano, il premio Film Commission Vda per la migliore fra le sei opere locali presentate al Festival.

 

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