Alp e Amici Beppe Grillo: nel parco archeologico di Saint-Martin troppe violazioni e pochi controlli

L'Alp e gli Amici di Beppe Grillo rispondono all'Assessore alla Cultura, Laurent Viérin che ieri in Consiglio regionale aveva parlato di ritardi nei lavori e aumento dei costi per il Parco archeologico nell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corleans.
Il cantiere evento dell'Area megalitica di via Saint-Martin de Corléans
Cultura

Le dichiarazioni rese in Consiglio dall’Assessore Viérin sui lavori dell’area archeologica di Saint-Martin de Corléans sarebbero, secondo l’Associazione libero pensiero e gli amici di Beppe Grillo della Valle d’Aosta, “stupefacenti”.

Come scrivono le due associazioni in una nota “con una disinvoltura veramente fuori luogo per le circostanze, l’Assessore Viérin: informa di un ulteriore ritardo nei lavori (la consegna dell’area slitta al 2013) da parte dell’impresa senza darne le motivazioni; parla di un importo delle spese di costruzione che è oltre il triplo di quello inizialmente previsto senza giustificarne l’aumento spropositato; con un ritardo di altri dodici mesi dalla pubblica denuncia da parte delle scriventi associazioni invia all’ufficio legale della Regione i documenti per accertare le responsabilità su gli errori del progettista che erano già stati evidenziati con una delibera di Giunta precedente. Perché?”

Le due associazioni che annunciano a breve, di rendere disponibili sul proprio sito  www.alpvda.org video e foto che documentano “violazioni nel rispetto delle norme di sicurezza da parte dei lavoratori del cantiere…(nel 2008 un incidente mortale in un cantiere ha interessato la Edil Atellana di Casagiove in provincia di Caserta, una delle due imprese che lavorano in subappalto), si chiedono se l’Assessore sia a conoscenza di tutto ciò. E se l’Assessore sa che “la seconda impresa che ha ottenuto il sub-appalto dei lavori, localizzata anch’essa in zona ad alta presenza camorristica (Nola nel napoletano, mentre la prima, Casagiove, nel Casertano), la Cooperativa Elettromeccanica Sud (CEMS) di Nola, in provincia di Napoli, nelle persone del presidente Renato Simonetti e del vice presidente Giuseppe Rea, è stata coinvolta in una inchiesta giudiziaria riguardante irregolarità nell’appalto di lavori da realizzare presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli (delib. 848/2002).”

“Altro che “restitution” dei monumenti – concludono le due associazioni – restituiscano o recuperino tutto il denaro gettato in questa operazione.”

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