“Da grande farò la cantante”, dopo The Voice Senior Maura Susanna si racconta

Con "Scende la pioggia" di Gianni Morandi, vinse la seconda edizione del concorso canoro “Microfono libero” a Saint-Vincent. Aveva tredici anni. Dopo la vittoria sfiorata a The Voice Senior, su Rai1, Maura Susanna si racconta.
Maura Susanna (foto Alice Dufour)
Cultura

A tredici anni salì per la prima volta su un palcoscenico per cantare Scende la pioggia. “Mi girava la testa tanto quanto ero emozionata”. Partecipò e vinse la seconda edizione del concorso canoro Microfono libero a Saint-Vincent. Cinquantacinque anni dopo, Maura Susanna sfiora la vittoria a The Voice Senior”, dove si posiziona seconda.

La cantautrice di Saint-Vincent, rientrata dagli studi di Milano, è tornata alla sua vita. Vicesindaca della località termale, vive in collina dove gestisce il bed and breakfast “Il Torchio”.

“Fables de nos jours”, il primo disco di Maura Susanna dedicato a Maguï Bétemps

La partecipazione alla seconda edizione di “Microfono libero” segna l’inizio della sua attività musicale. “Vinsi con un brano di Gianni Morandi. Alla prima edizione ero talmente timida che non riuscii neanche a entrare nell’ufficio per iscrivermi” confessa Maura Susanna. “Andai ad ascoltare e l’anno dopo, forse perché più matura, presi coraggio e mi iscrissi”.

Negli anni successivi Maura si avvicina al mondo della musica. Inizia per lei un percorso arricchente che nel 1982 la porta a fondare insieme a Luis de Jyaryot e ai Trouveur valdotèn Ambrokal(mirtilli, in patois). “Ci siamo riuniti in questa cooperativa e abbiamo costruito un piccolo studio di registrazione” racconta Maura, che nel 1983 incide il suo primo disco Fables de nos jours, dedicato alle canzoni di Maguï Bétemps.

Cantautrice e interprete, innamorata della sua terra

“Sono una cantautrice. Quando ho l’ispirazione scrivo qualche strofa” rivela Maura, che mette al centro delle sue canzoni l’affetto e l’amore per la sua terra. “Scrivo in italiano e in francoprovenzale”. Ed è proprio attraverso il patois che Maura riesce a scavare le sue radici.

Oltre che cantautrice, sono un’interprete. L’interprete ha il dovere di entrare nel testo e nella musica nel modo più profondo. È come un pittore che pennella la canzone per darle luce”.

Tra le artiste più apprezzate, Maura cita Maguï Bétemps. “La porto sempre con me. La propongo a ogni concerto che faccio. Ha scritto cose meravigliose, ancora attuali, ed è giusto che le giovani generazioni non perdano questo prezioso tesoro che è stata”.

Di Édith Piaf dice: “È una donna che ho amato tantissimo per la sua vita e per la sua storia. Nel 2014, con Federico Longhi abbiamo presentato alla Saison Culturelle uno spettacolo dedicato a lei: Avec Amour”. E appartiene proprio alla cantautrice francese la maggior parte dei brani che Maura Susanna ha interpretato sul palcoscenico di The Voice Senior: Hymne à l’Amour, La vie en rose e Non, je ne regrette rien.

“Le faremo sapere”: l’avventura a The Voice Senior

“La mia avventura a The Voice Senior è cominciata grazie a un’amica. Ha preso il telefono e mi ha iscritta”. Dopo il casting di Milano, il solito ‘le faremo sapere’. “Non mi aspettavo nulla, c’erano più di tremila partecipanti da tutta Italia, fra Milano e Roma”. Passa un mese e, poco prima di Natale, arriva una chiamata. “Mi avevano selezionata. È stata una gioia” afferma Maura.

Forti sono state le emozioni provate dalla cantautrice nel corso dello show televisivo, in onda da febbraio su Rai 1. Sul palco e dietro le quinte. “Con gli anni si imparano a gestire timidezza ed emozioni”.

“Tre minuti prima di salire su quel palco, devi pensare a quello che devi fare. Devi cercare di dirti vai, canta e dimostra quello che sei capace di fare. Cerca di dare la tua anima, cerca di dare te stessa” svela Maura. Poi aggiunge, “è una trasmissione che non porta alla competizione, ma all’unione di tutti quanti. Non ci siamo mai sentiti concorrenti, bensì compagni di viaggio”.

“Ho scoperto un grandissimo affetto”

Splendido è stato anche il rapporto instaurato con la coach Arisa. È lei ad aver rivolto a Maura il più grande complimento che un interprete possa ricevere. “Non conosco il francese, ma quando hai cantato mi sei entrata dentro”.

Oltre al sostegno di Arisa, Maura ha raccolto il consenso del pubblico. “Ho scoperto un grandissimo affetto” e ringrazia l’intera Valle d’Aosta. “Mi ha gratificata, mi ha resa amata dalla mia comunità. È stato un abbraccio enorme da parte di tutti. E di questo ne sono veramente felice” conclude la cantautrice valdostana che è tornata a casa con un sogno. “Da grande farò la cantante. Mi sono resa conto di avere ancora tante cose da dire attraverso la musica”.

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