Una bionda e una mora, come le veline o le vallette di Sanremo. Maggie Dodaro e Monique Ducourtil sono due belle ragazze di sedici anni che condividono lo stesso giorno di nascita (il 15 aprile), la stessa regione di provenienza e ora anche lo stesso sogno: vincere la fascia di Miss Ciclismo 2011.
Le due valdostane sabato scorso hanno superato la prefinale e si preparano a sfilare, a dicembre, davanti ai migliori corridori del mondo, come Vincenzo Nibali, Damiano Cunego, Thor Hushovd, Alessandro Petacchi. E così, la regione più piccola d’Italia è riuscita nell’impresa di inserire ben due rappresentati sulle dodici finaliste.
Entrambe le ragazze hanno prima dovuto affrontare la selezione dello Sweet Rock Café, lo scorso mese di luglio. Maggie, vincendo quella selezione, è arrivata direttamente alla prefinale, mentre Monique, è stata ammessa al concorso web e grazie alla complicità dell’influenza che ha messo ko un’altra concorrente, è stata ripescata.
Monique Ducourtil è una sedicenne di Verrès che nella vita studia da addetta di sala bar, si definisce affidabile, solare e vivace, e il suo sogno è di fare la tata. La bella Monique è stata sorteggiata nel gruppo “rosso” e ha superato la padovana Beatrice Bussanich e la borgosesiana Elisabetta Berri.
Maggie Dodaro vive ad Aosta lavora invece come modella, si definisce vivace, modesta e simpatica e in futuro sogna di girare il mondo con la sua macchina fotografica. A Maggie, che è stata anche una delle due miss del Giro Internazionale della Valle d’Aosta, è toccato il gruppo “indaco” e ha superato in maniera piuttosto netta la biellese Greta Melanie Racca e la vicentina Daiana Beltramello.
Oltre alle due valdostane, hanno raggiunto la finalissima di Miss Ciclismo anche: Alessia Schiavo di Sarego (VI), Marika Albertini di Pavia, Maria Modena di Suno (NO), Eva Gini di Corbetta (MI), Marseille Macedo di Villanuova sul Clisi (BS), Sara Andjelkovic di Sarezzo (BG), Nancy Bernacchia di Moie (AN), Karina Boychun di Borgosesia (VC), Beatrice Bussanich di Maserà di Padova (PD) e Jana Zakova di Verona.