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“È ora di tornare a saltare”, Francesca Michielin chiude Musicastelle Outdoor 2021

Nonostante il maltempo e il cambiamento di orario, l'ultimo concerto della rassegna è stato partecipatissimo, con un pubblico di variegato che, fin da subito, ha saputo tirare fuori la voglia di divertirsi cantando e ballando.
Cultura

Sotto una pioggerella insistente ma debole raggiungiamo la location dell’ultimo concerto della rassegna Musicastelle outdoor 2021. L’evento, in cui si è esibita la cantautrice e polistrumentista Francesca Michielin, era programmato all’area pic-nic La Joux sopra La Thuile alle 15 di sabato 24 luglio. A causa del cattivo tempo però, il concerto è stato anticipato alle 13.

Prima di salire al prato, su cui è stato posizionalo il palco, l’organizzazione ci accoglie consegnando una mantellina impermeabile dell’evento per proteggersi dalla pioggia. Fortunatamente il pomeriggio è stato nuvoloso, ma asciutto e la location era gremita di fan e spettatori di tutti i tipi e tutte le età.

Dopo qualche minuto di attesa, l’artista sale sul palco aprendo il concerto con Scusa se non ho gli occhi azzurri per poi salutare calorosamente un pubblico che già applaude entusiasta. “Questo tour l’abbiamo chiamato fuori dagli spazi proprio perché vogliamo darvi un momento per rilassarvi e godervi l’attimo, quindi non trattenetevi!” sono le parole che “danno il la” al concerto.

Tra gli applausi e le grida di alcuni fans entusiasti la voce della Michielin riempie la valle del Ruitor con una performance energica che riesce a coinvolgere tutti e persino a far ballare qualcuno. La cantante si alterna tra il piano e la chitarra durante i primi pezzi del concerto, per poi concentrarsi sulla voce e sulla performance, sempre molto sentita, soprattutto nelle ballad come Cuore spezzato.

Il concerto continua con una versione riarrangiata, per renderla più estiva, di Battito di ciglia. Come precisa la Michielin “da un tormentone dell’estate magari ci si aspetta qualche parola in spagnolo, un ritmo latino e qualche descrizione di cocktail… Qui non ci sono, ma noi l’abbiamo riadattata per questo tour per renderla più estiva, quindi, Vamos!”. La Joux si riempie di acclamazioni e di movimento con il prato che sembra trasformarsi per un attimo in una discoteca.

Cavalcando l’onda di questa energia la cantante alterna canzoni lente e intense a pezzi dal ritmo più sostenuto per stimolare il pubblico, le grida si fanno sempre più entusiaste. “Il prossimo brano se si può tutti in piedi perché è un brano che ho portato a Sanremo e quindi ho bisogno del vostro coro!”. Sono le parole che precedono Chiamami per nome che riesce a far alzare per ballare anche i meno convinti, mentre attorno al palco alcuni ragazzi cercano di attirare l’attenzione dell’artista con grida e cartelloni su cui si legge “Francesca Sposami”.

La canzone sanremese è la prima di una serie di singoli dell’artista che l’hanno resa conosciuta negli anni come Cigno nero e Anche se fuori tutto è magnifico che si susseguono esaltando il pubblico, che non riesce a stare seduto, finché la Michielin annuncia l’ultima canzone dal titolo Tornare a saltare. “E adesso, come ha detto quella bambina, è ora di tornare a saltare!”.

Ma gli spettatori non sono soddisfatti e chiamano la cantante per un bis senza smettere di applaudire. Dopo qualche minuto la Michielin ritorna per suonare un’altra canzone La serie B con grande entusiasmo del pubblico. Il concerto si chiude verso le 14.15 lasciando nuovamente spazio al rumore delle roboanti cascate del Ruitor.

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