Deve essere così che nascono i colpi di fulmine. “Un giorno ha visto il fratello Danilo suonare con il maestro Alex Danna, e ha voluto assolutamente provare anche lei” racconta la madre di Erja Nicod, giovanissima promessa della fisarmonica, nativa di Arnad. A sette anni Elja ha deciso di seguire le orme del fratello maggiore, ha indossato le tipiche bretelle che reggono lo strumento e non ha più smesso di imparare. Due anni dopo si può dire che la passione per la fisarmonica l’ha già portata lontano.
Lo scorso 26 giugno 2010 ha partecipato al concorso internazionale di fisarmonica ad Erbezzo (Verona), nella categoria fino a 10 anni, e ha conquistato il secondo posto. Meno di un mese prima ha invece vinto il concorso internazionale di fisarmonica a Fratta Polesine (Rovigo), classificandosi prima per la categoria fino a 12 anni in entrambe le specialità a cui si era iscritta, “Folk” e “Variété”. Il 23 maggio, invece, si è piazzata seconda al Concorso internazionale di musica per i Giovani "Città di Stresa". “I concorsi non sono importanti se non come occasione di crescita e confronto con altri musicisti coetanei. Imparare a prepararsi, a studiare e ad esercitarsi, sapersi esibire in pubblico e presentare il risultato del proprio lavoro rende i giovani maturi e responsabili”. Alla base, per Erja, ma anche per Danilo, c’è sicuramente un grande amore per la musica, e il desiderio di coltivare questo talento con impegno e serietà, esercitandosi anche quotidianamente. “Non si lamentano mai, anche perché altrimenti smetterebbero. Si divertono a suonare, ed è giusto che sia così. Le passioni – afferma la madre, Ilva Nicod – si spengono se diventano un dovere da assolvere”.
Per cui, una volta fatti i compiti, si dedicano alla musica, all’esercitazione e al solfeggio. Elja ama accompagnarsi cantando, e si esercita su spartiti di ogni genere. I due ragazzi studiano la fisarmonica da privatisti, con il maestro Alex Danna, del duo Ancia Libera. “E’ un insegnante eccellente, capace di coinvolgere i ragazzi e guidarli, senza fare loro perdere la capacità di divertirsi. Senza di lui tutto questo non sarebbe possibile”.