Eventi culturali estivi: aumentano le presenze. “Valdostani vogliono vivere patrimonio culturale”

Il lungo cartellone di proposte per l’estate culturale valdostana, da poco conclusosi con il Festival medievale, ha registrato 447 mila presenze, 118mila in più rispetto al 2009 quando le stesse si fermarono a quota 327 mila.
Area spettacoli Teatro romano
Cultura

La Restitution, la filosofia portata avanti dall’Assessorato alla Cultura in questi anni che mira a riconsegnare i beni culturali alla comunità, valorizzandoli anche grazie all’organizzazione negli stessi di eventi pubblici, sta cogliendo nel segno. Il lungo cartellone di proposte per l’estate culturale valdostana, da poco conclusosi con il Festival medievale, ha registrato 447 mila presenze, 118mila in più rispetto al 2009 quando le stesse si fermarono a quota 327 mila. L’incremento è in parte da addebitarsi all’allungamento della stagione, iniziata ad aprile con Babel, il Festival della parola, che a casa si è portato 15mila presenze e terminata con il Festival del Medioevo (3300 presenze), e all’inserimento di alcuni nuovi appuntamenti tra i quali Théâtre et lumières (7290 presenze) e Pianoforte al teatro (1802 presenze).

Dall’altra però come ha sottolineato l’Assessore Laurent Viérin sicuramente la partecipazione “dimostra la volontà dei valdostani e dei turisti di voler conoscere e vivere il patrimonio culturale, resa possibile anche grazie all’uso di metodologie di valorizzazione e comunicazione che hanno messo in campo professionalità in grado di proporre una mediazione culturale accessibile a tutti i livelli di alfabetizzazione culturale”.

Nello specifico delle 447 mila presenze registrate tra aprile e settembre, 114.642 sono state riportate dagli eventi organizzati, 290.856 dai castelli e dai siti archeologici e 41.504 dalle mostre. Gli eventi di maggior richiamo sono stati la Settimana della cultura con 34mila presenze, Celtica con 20mila, Babel con 15mila presenze. Tutto esaurito con largo anticipo per gli appuntamenti della rassegna Chateaux à musique e spettatori quasi raddoppiati rispetto all’anno passato per il Festival Etetrad diventato di casa a Fénis. “Anche i turisti – ha spiegato Carla Fiou, responsabile della Direzione promozione beni e attività culturali – si stanno fidelizzando agli eventi che organizziamo e prenotano la loro presenza alle varie serate ancora prima di arrivare in Valle d’Aosta”.

Sul fronte dei castelli e dei siti archeologici il 2010 registra un avanzamento di quest’ultimi rispetto ai primi. Un discorso a parte, all’interno dei siti archeologici, va fatto per il Teatro romano, per il primo anno restituito al pubblico nella sua funzione originale, quella di luogo di spettacoli. Il bilancio della stagione estiva  è ancora in corso anche se come sottolineato dal Sovrintendente ai beni culturali, Roberto Domaine “c’è già la soddisfazione di essere riusciti a vincere la sfida di realizzare in tempi stretti una struttura che permettesse agli spettatori di fruire delle varie iniziative.” Struttura che ha precisato Domaine “è nel complesso piaciuta, dimostrandosi soprattutto funzionale”.

Tra gli eventi ospitati dal Teatro romano uno in particolare – il Premio Mogol – ha portato la nostra regione nelle case di oltre un milione e mezzo di spettatori. “Il Teatro romano ha dato la sensazione  – ha concluso Domaine – di una Valle dove c’è una forte vivacità culturale”.

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